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Da Mallorca una ventata di ottimismo per il nostro golf

Pavan, Laporta, Manassero e Scalise a Mallorca (Foto di Francesca Scandola)
Pavan, Laporta, Manassero e Scalise a Mallorca (Foto di Francesca Scandola)

Cogliamo l’attimo: godiamo di un gran bel fine settimana per il golf azzurro. Da Mallorca l’Italia torna con quattro nuove carte piene per il DP World Tour 2024: Scalise, Manassero, Pavan e Laporta si aggiungeranno ai due Molinari e a Migliozzi. Un bel gruppetto agguerrito quindi, chi con tanta voglia di rivincita e chi volontà di rimanere a lungo nel circuito.

All’ultimo appuntamento della stagione, il Rolex Challenge Tour Grand Final supported by the R&A, al Golf Alcanada nell’isola di Mallorca, non ci sono state sorprese. La vittoria è andata a Marco Penge con i suoi 278 colpi (69 68 72 69, -10). All’inglese un assegno di 85.000 euro su un montepremi di 500.000 euro.

Gli azzurri, praticamente già tutti promossi alla vigilia hanno fatto una gara molto attenta. Il migliore è stato Francesco Laporta, settimo con 289 (74 70 75 70, +1), seguito da Andrea Pavan, 16esimo con 292 (74 67 79 72, +4), Matteo Manassero, 19esimo con 293 (76 71 76 70, +5), e da Lorenzo Scalise, 22esimo con 294 (73 79 72 70, +6).

Una stagione da record

Quella che si è chiusa a Mallorca è senza dubbio una stagione da record per il nostro Paese sul Challenge Tour: mai quattro azzurri erano terminati nella top 20 dell’ordine di merito e nemmeno tre fra i primi dieci. Gli almanacchi parlano chiaro: una sola volta nei primi venti ve ne sono stati tre. Correva l’anno 2011 con Pavan secondo, Federico Colombo settimo e Alessandro Tadini 20esimo. Quella è stata anche l’unica annata con due italiani in top ten.

Con quelli di quest’anno sono 40 i successi azzurri sul Challenge. Recordmen con cinque Edoardo Molinari e Andrea Pavan, seguiti da Tadini con quattro. Il massimo di allori in una stagione era stato di tre: nel 1998 (due titoli Massimo Scarpa, uno Marcello Santi), nel 2009 (tris di Edoardo Molinari) e nel 2013 (due vittorie di Pavan e una di Marco Crespi).

Due triplette si sono verificate anche nel 1990 e nel 2000, ma uno dei tre successi è stato in entrambe le occasioni conquistato in eventi non ufficiali. Nel primo caso dopo gli exploit di Giuseppe Calì e di Emanuele Bolognesi, lo stesso Calì si impose nel Memorial Barras, gara non ufficiale. Nel 2000 a Massimo Scarpa e a Marco Bernardini fece eco Adriano Mori, anche lui nel Memorial Barras.

La soddisfazione di Chimenti dopo Mallorca


A chiosa della promozione dei quattro professionisti a Mallorca arrivano le parole di Franco Chimenti.

“Dopo quello della prima Ryder Cup italiana, festeggiamo un nuovo successo che arriva a meno di nove mesi dal via delle Olimpiadi di Parigi. A Le Golf National abbiamo sempre raggiunto grandi risultati con Francesco Molinari alla Ryder Cup 2018, con Migliozzi che vinse nel 2022 l’Open di Francia subito dopo l’exploit dei giovani Bovari, Celli e Florioli che portarono a casa il campionato del mondo a squadre per dilettanti. A Parigi mi aspetto molto anche dalle azzurre, perché il movimento femminile è in forte crescita”

E non finisce qua

Le belle notizie non finiscono qua perché speranze di accrescere il numero di azzurri arrivano dalle Qualifying School. Hanno infatti superato lo Stage 2 il dilettante Pietro Bovari, Filippo Celli e Aron Zemmer. Per loro (con Paratore qualificato di diritto) si aprono le porte della finalissima di Tarragona all’Infinitum Golf (Lakes Course e Hills Courses) dal 10 al 15 novembre sulla distanza di 108 buche.

I contendenti giocheranno 72 buche alternandosi sui due percorsi, poi i primi 70 e i pari merito si contenderanno sul Lakes Course le 25 ‘carte’ per il circuito 2024.

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