GUIDONIA MONTECELIO (ROMA) – Ci sono un norvegese, un nordirlandese e soprattutto un basco nella foto ricordo del primo giorno di Ryder Cup a Roma. Hovland ha dispensato colpi di qualità, portando alla causa europea un punto e mezzo. McIlroy di punti ne ha fatti due (su due a disposizione), mettendoci la zampata decisiva quando serviva. Jon Rahm ha invece usato il putt al posto dell’artiglieria pesante: un eagle alla buca 16 e soprattutto un putt dalla distanza alla 18 hanno tolto sul più bello il sapore della vittoria a Scheffler e Koepka. Morale della favola: Europa-Usa 6,5 a 1,5 dopo il primo giro di doppi.
di Sauro Legramandi
Al Marco Simone gli americani la fanno da padrone solo numericamente: sono loro la nazione più rappresentata ma la supremazia che non si avverte per nulla ai foursome del mattino. L’arena della buca 1 è un’eco di cori per Aberg, Rory-Tommy, Hoigaard e compagnia continentale. Forse gli europei hanno la sveglia facile. Di sicuro la gamba è quella dei giorni migliori a giudicare dalle folli corse all’apertura dei cancelli (ore 5:30) per accaparrarsi i posti migliori.
L’americano a Roma è alla fine è il numero uno al mondo Scheffler che alle 7:35 col suo driver apre la 44esima edizione della Ryder Cup. La mattinata finisce negli destinata agli annali per ben altro motivo: Team Europe si porta a casa tutti e quattro i match. Sia Rahm/Hatton che Hovland/Aberg salutano gli avversari alla buca 15 mentre due buche in più durano i foursome di Lowry/Straka e McIlroy/Fleetwood. Mai nella storia della gara delle gare Team Europe era partito così forte.
Team Europe mai sconfitto
Zac Jonhson corre ai ripari e nel fourballs di mezzogiorno schiera tutti, a partire dalla premiata ditta Justin Thomas e Jordan Spieth. Loro due contro Hatton e Hovland, tra i migliori in mattinata. Sarà Thomas alla buca 5 a portare in vantaggio Team Usa per la prima volta in questa Ryder Cup, ridando fiato ai supporter Usa mai stanchi di urlare C’mon JT. L’essere sotto non fa perdere la testa al tandem europeo che resta in partita e alla fine strappa un (meritato) mezzo punto. A far vacillare le certezze Usa ci pensa Jon Rahm che, nel secondo fourballs, lascia iniziare bene il danese Hoigaard per poi uscire alla distanza da campione qual è. Così il basco all’ultimo sfila il primo punto pieno a un certo Koepka (con Scheffler). E non finisce ancora qua. La ciliegina sulla torta la servono l’esperto Rose e il debuttante MacIntyre, capaci di portarsi a casa tre delle ultime quattro buche. Quasi sul velluto il quarto match: Fitzpatrick (vincitore di cinque buche di fila) e McIlroy si trovano anche su 6 Up su Morikawa e Schauffele.
Morale della favola: la Vecchia Europa fa squadra e vince cinque match pieni su otto, lasciando tre pareggi agli Usa, certamente sotto shock per una partenza così.
Sabato si replica: per l’Europa unita quota 14,5 è più vicina, scongiuri compresi.