L’alluvione ci ha provato ma non ce l’ha fatta. Nei giorni scorsi un’ondata mai vista di acqua e fango ha tentato di mettere in ginocchio l’Emilia-Romagna. Tra le attività piegate ma non spezzate anche 17 campi da golf sparsi tra Emilia e Romagna. Per loro e per tutto ciò che vi ruota attorno è ora di fare qualcosa.
A metterci la faccia (non so se per primo o per secondo ma non importa) è Ascanio Pacelli, fresco presidente della PGAI, l’organismo che rappresenta i giocatori professionisti di golf in Italia. In un reel pubblicato sulla sua pagina Facebook, Pacelli invita tutti a rimboccarsi le maniche dopo l’alluvione.
“Tanti campi sono devastati – dice -, le persone sono a casa perché non possono lavorare e per loro la PGA Italiana apre una raccolta fondi. Chiedo a chiunque lavori nel campo del golf di aiutarli con una donazione oppure con qualsiasi cosa possa essere utile a maestri, segreterie e operai per ripartire”. Il contatto per donare attrezzi, tappetini o palline da campo pratica è la seguente email.
L’iban è IT41C0306909606100000119930
Mi auguro e spero che addetti ai lavori mettano una mano sul cuore e l’altra sul portafogli. Solo così si potrà aiutare chi naviga nel fango.
Io la butto lì: ogni singolo circolo di golf potrebbe donare alla PGAI anche solo 100 euro. Si tratta di una cifra bassa e simbolica. Sono convinto che almeno 100 euro siano nella disponibilità del più piccolo circolo di golf in Italia, soprattutto in un weekend come questo ebbro di coppe fragola con centinaia di iscritti. Cento euro non cambiano la vita a chi li mette ma di certo sono una boccata di ossigeno a chi – senza lavoro o senza attrezzature – li riceve.
Ma Ascanio Pacelli non è da solo. Il 2 giugno il Charing Tour farà tappa per la prima volta al Modena Golf & Country Club, a Colombaro nella tenuta “La Tegagna” di fronte a Villa Aggazzotti. Il Charing Tour è un circuito speciale, con Costantino Rocca tra gli ambassador e un solo obiettivo. Il fine ultimo è raccogliere fondi per dare un sorriso ai ragazzi dell’Istituto Serafico di Assisi. Proprio in considerazione dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna parte del ricavato di questa tappa verrà devoluta alle vittime. (s.l)