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Golf History | Old Tom Morris, storia di un pioniere del golf

Old Tom Morris

Tom Morris è stato un pioniere del golf, un grande uomo e un grande campione. Morris, meglio conosciuto come Old Tom Morris, è una figura iconica che nella sua vita ha attraversato il periodo d’oro del golf.

a cura di Carlo Busto

Nato nel 1821, Morris iniziò sin da bambino a giocare. All’età di 17 anni diventò apprendista nella bottega di Allan Robertson, il primo professionista di golf al mondo. Da Robertson, imparò a realizzare le feather’s ball e a costruire mazze da golf, la cui produzione resterà in numero limitato.

Visto l’indubbio talento del ragazzo di bottega, Robertson attorno al 1840 gli chiese di giocare alcuni tornei in coppia. Lui accettò e quando scesero in campo insieme non persero mai. Vennero soprannominati “gli invicibili”. Old Tom Morris dirà che sarebbe stato in grado di battere Allan Robertson ma un confronto non avvenne mai per questioni molto pratiche. In qualità di dipendente, Tom Morris non avrebbe mai potuto battere il suo datore di lavoro…

Il sodalizio andò avanti fino al 1851 quando Morris ebbe un diverbio con Robertson e lasciò il posto di lavoro. Visto il curriculum, trovò subito un impiego al neonato Prestwick Golf Club come professionista. In tale veste progettò il percorso di Prestwick.

Old Tom Morris a St. Andrews


Sempre in quell’anno Tom Morris iniziò una limitata produzione di bastoni. Proprio a Prestwick nel 1860 si tenne la prima edizione del British Open al quale lui stesso partecipò arrivando secondo. Il successo fu solo una questione di tempo: vinse ben quattro volte, nel 1861, 1862, 1864 e nel 1867.

Nel 1864 Tom Morris tornò a St. Andrews per occuparsi del Royal and Ancient St. Andrews Golf Club. La sua attività non si limitò al mantenimento del percorso. Quel campo, l’Old Course, lui lo cambiò profondamente, a partire dalla buca 18, da lui progettata e che ancora oggi porta il suo nome.

Con tecniche innovative per l’epoca, progettò sia il New Course che il Jubilee Course. A St Andrews, in qualità di greenkeeper, rimase fino al 1903.

Dal suo ritorno a St. Andrews Tom Morris aprì una propria bottega vicino al green della buca 18 per produrre mazze e palle da golf. Negli anni era diventato anche un abilissimo clubmaker ma la sua attività rimase sempre in piccole dimensioni.

La serietà e la dedizione al golf fecero di lui soprattutto un uomo grandemente rispettato e il cui parere veniva tenuto in conto in ogni circostanza.

Da Old Tom Morris a Young Tom Morris

Tom Morris ebbe due figli. Il più famoso, conosciuto come Young Tom Morris, nacque nel 1851 e lavorò solo marginalmente nell’azienda paterna. Diventò un grande campione: già attorno al 1865 cominciò a far coppia con il padre, in un team quasi sempre vincente. Nelle sue memorie Old Tom Morris confidò che suo figlio era l’unico giocatore che poteva batterlo agevolmente. Lo provano i fatti: anche Young Tom Morris vinse quattro British Open, ossia le edizioni 1868, 1869, 1870 e 1872.

Nel 1875 i due erano impegnati in una gara quando ricevettero un telegramma: la moglie di Tom Morris junior stava per partorire ma versava in gravi condizioni. Partirono immediatamente. Al loro arrivo mamma e nascituro erano già deceduti. Tom jr ne risentì pesantemente. Non se ne fece una ragione e tre mesi dopo il suo cuore non resse a tanto dolore e si fermò per sempre.

Tom Morris continuò nella sua attività ritirandosi formalmente nel 1903 dopo aver prodotto decine di long nose. Fu nominato socio onorario del Royal and Ancient St. Andrews.

Nella sua vita progettò altri percorsi di golf. Oltre a Prestwick portano la sua firma Muirfield, Westward, Askernish e molti altri. Morì nel 1908 cadendo da una scala a St. Andrews.

La sua tomba, una lapide semplice e sobria, è nel cimitero della cattedrale di Culdee a St. Andrews.

Chi è Carlo Busto

L’autore di “Golf History”, esperto di mazze da golf rare ed inusuali prodotte fino al 1930, è stato il primo italiano ammesso su presentazione nella “British Golf Collector’s Society” ed è in contatto regolarmente con collezionisti e storici in tutto il mondo.

Mosso da grande passione per l’epoca d’oro del golf Carlo Busto ha costituito la più importante collezione italiana di rare mazze “hickory”. Appassionato di golf a 360 gradi partecipa a gare hickory ed ha vinto il primo Italian Hickory Open tenutosi nel 2019.

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