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Ryder Cup 2023, “fatto” il capitano bisogna “fare” i giocatori

Ryder Cup 2023

Trovato il capitano di Ryder Cup 2023 restano da trovare i giocatori. All’indomani della nomina di Iceman Henrik Stenson alla guida del Team Europe a Roma ci si interroga… proprio su Team Europe. Chi ne farà parte è impossibile saperlo oggi. E mi permetterei di aggiungere “fortunatamente” visto come stanno andando le cose ai giocatori europei in giro per il mondo.

di Sauro Legramandi

La premessa è d’obbligo: Ryder Cup Europe e quindi Stenson non hanno ancora reso noti i criteri di selezione dei dodici professionisti continentali in gara a Roma. L’anno scorso a Whistling Straits la formazione era composta dai primi quattro classificati nella European Point List, dai primi cinque della World Point List e da tre wild card riservate al capitano. Dall’altra parte dell’oceano invece Steve Stricker, capitano Usa, aveva tenuto per sé ben sei wild card, lasciando all’ordine di merito il compito di selezionare gli altri sei “convocati”.

A giochi fatti la scelta di Stricker pare essere di gran lunga la vincente. La discrezionalità ha pagato, eccome. Ma, per dirla alla Catalano, è facile scegliere sei giocatori in un bacino composto dai dieci o quindici  professionisti più forti al mondo. Al contrario se i campioni scarseggiano nemmeno dieci wild card su dodici posti possono cambiare il risultato.

Per farla breve: oggi Team Europe è ancora lontano anni luce da Team Usa. Gli americani sono nettamente più forti, anche in prospettiva.

Tante bandierine a stelle e strisce, forse troppe…


Lo prova l’attuale World Ranking. Nella top ten ci sono tre europei: il numero uno Jon Rahm, il numero 2 Viktor Hovland (impressionante la sua crescita) e il numero 7 Rory McIlroy. Gli altri sono sei statunitensi (Morikawa, Cantlay, Scheffler, Thomas, Schauffele, Johnson) e un australiano (Cameron Smith). Evidente la sproporzione ma il divario aumenta scorrendo la classifica.

Le bandierine a stelle e strisce sono ben 19 tra l’undicesima posizione e la 40esima. Tra questi ci sono giocatori forti ed esperti come Spieth, Koepka, Horschel, Finau e Reed. Quasi tutta gente con almeno un Major o una FedEx in bacheca (Finau è l’eroe dei piazzamenti).


Sul versante europeo tra l’undicesimo e il 40esimo posto ci sono Hatton (15), Casey (24), Fitzpatrick (26), Pieters (31) e Lowry (36), ossia un Major in tutto. In totale nei primi quaranta del mondo ci sono oggi otto europei e 25 potenziali giocatori del Team Usa. Facilissimo pescare sei wild card tra quei 25, leggermente meno facile in casa Europa,

In chiave Ryder Cup 2023, per assurdo, se Stenson volesse o potesse chiamare i primi 12 giocatori sul ranking mondiale dovrebbe scendere fino alla posizione numero 51. Lì oggi c’è Justin Rose (che precede vecchi leoni come Lee Westwood e segue Sergio Garcia).

Ryder Cup 2023, per gli italiani è dura



Assolutamente fuori dai giochi gli italiani, per ora. Da oltre un mese non c’è più nessuno tra i primi cento al mondo. Il migliore è Guido Migliozzi (112esimo), Francesco Molinari (176), Francesco Laporta (187), quindi Renato Paratore (310).

E’ anche vero che la Ryder Cup è una manifestazione completamente diversa, che è l’unica gara di squadra in uno sport individualista e che per tre giorni non conta solo la bravura del singolo ma il gioco in coppia. Ma quando le due squadre lottano ad armi impari…

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