Due palline da golf, due statuette negli Anni Trenta
a cura di Carlo Busto
Chi fosse entrato nel 1930 in un negozio di articoli per il golf avrebbe probabilmente visto due statuette fronteggiarsi tra gli articoli pubblicitari più originali. Oggi quelle due sono quasi irreperibili nella versione originale.
Da una parte c’era un distinto gentiluomo, con un enorme berretto, vestito con pantaloni alla zuava, giacca sportiva sopra un maglione colorato che ammiccava fumando la pipa.
Sul basamento della statuetta la scritta “He played a Penfold”. Si tratta di una reclame delle palline prodotte dalla Penfold Ltd., nata dall’ingegno di Albert Penfold nel 1927. A Birmingham la Penfold continuerà la produzione di palline ed accessori fino al 1990. La statuetta in ceramica, alta circa cinquanta centimetri, è oggi molto ricercata dai collezionisti. E’ difficile trovarla integra: la ceramica è facile a rompersi o scheggiarsi. E’ rarissimo trovare intatta la pipa che caratterizza il personaggio.
Per gli appassionati di James Bond , nella famosa partita di golf giocata da Sean Connery in Goldfinger, la pallina usata era una Penfold. Una pallina inglese per l’agente segreto inglese per antonomasia, logico no?
Palline da golf e statuette: il Dunlop Caddie
Dall’altro lato se fossimo entrati in un altro negozio dell’epoca, avremmo potuto ammirare anche un simpatico personaggio, un po’ più piccolo del Penfold , conosciuto come il Dunlop Caddie.
Anche la Dunlop infatti, nata nel 1889, aveva da poco una sua divisione che produceva palline da golf ed era in quel periodo in grande espansione. La concorrenza c’era e Dunlop non stava certo a guardare: nel 1929 distribuì nei negozi il Dunlop Caddie.
La statuetta, anche se alta solo 37 centimetri, era caratterizzata da una sproporzionata testa a forma di palla da golf, con una sciarpa rossa e una sacca da golf in spalla. Il tutto sormontava un basamento con la scritta “We play Dunlop”. Un tale personaggio non poteva che risultare empatico!
Di entrambe le statuette sono state realizzate versioni successive, in altre dimensioni e materiali. Ce ne sono in metallo e in vetroresina, prodotte anche su larga scala come oggetti decorativi oggi decisamente più reperibili delle originali.
Non è così consueto vederne due riunite. Quindi lascio la parola alle immagini delle due simpatiche statuette pubblicitarie, icone a modo loro di una simpatica rivalità del golf di allora.
Chi è Carlo Busto
L’autore di “Golf History”, esperto di mazze da golf rare ed inusuali prodotte fino al 1930, è stato il primo italiano ammesso su presentazione nella “British Golf Collector’s Society” ed è in contatto regolarmente con collezionisti e storici in tutto il mondo.
Mosso da grande passione per l’epoca d’oro del golf Carlo Busto ha costituito la più importante collezione italiana di rare mazze “hickory”. Appassionato di golf a 360 gradi partecipa a gare di golf hickory ed ha vinto il primo Italian Hickory Open tenutosi nel 2019.
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