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Golf, impiega 23 secondi per colpire la palla in bilico: addio a 19mila dollari | VIDEO

Quanto sono lontane tra di loro, parlando di golf, la pazza gioia e un’incazzatura cosmica? Secondo le regole attuali tale distanza si ottiene sommando il tempo ragionevole per raggiungere la buca e dieci secondi. Testimonial di questo status è Seonghyeon Kim, giovane professionista invitato la scorsa settimana per la seconda volta a giocare sul PGA Tour.

Se la prima volta non si scorda mai (giocare gomito a gomito con i migliori pro mondiali) la seconda è destinata a passare alla storia personale del 22enne sudcoreano.

A Las Vegas, sull’ultima buca del quarto giro della The CJ Cup (vinta da McIlroy), Kim è stato avvolto dal mai ricercato mantello della malasorte. Un suo putt per il birdie da meno di un metro è diventato un caso di scuola. La pallina ha pensato bene di farsi un bel giro a 360 gradi sul bordo della buca per poi fermarsi leggermente fuori. Una questione di millimetri e di forza di gravità, una situazione che – sappiamo – accade più spesso di quanto si possa pensare.

Con la mente Seonghyeon Kim avrà subito mandato a quel paese chi sa lui. Con il corpo ha alzato il putter, si è fatto mezzo giro intorno alla buca, ha meditato e quindi – rassegnato al par – è tornato vicino alla palla per colpirla di nuovo. All’improvviso però la palla è rotolata in buca da sola. Nel tripudio generale del pubblico presente alla gara del PGA Tour, il sudcoreano ha raccolto la pallina dalla 18 e marcato il birdie sullo suo score. Un risultato di gran prestigio, un 25esimo posto da 70mila dollari se… non ci fosse stato un piccolo fuori programma chiamato penalità.

 

La regola del golf

Col suo comportamento Seonghyeon Kim ha infatti violato la regola 13.3a quella relativa alla palla in bilico sul bordo della buca. La norma dice che

se qualsiasi parte della palla di un giocatore è in bilico sul bordo della buca:

 

• al giocatore è concesso un tempo ragionevole per raggiungere la buca e dieci secondi in più per aspettare e vedere se la palla cadrà in buca;

 

• se la palla cade in buca entro questo tempo di attesa,
il giocatore ha imbucato con il colpo precedente;

 

• se la palla non cade in buca entro questo tempo di attesa: 
– la palla è considerata ferma; 
– se la palla successivamente cade in buca prima che sia giocata, il giocatore ha imbucato con il colpo precedente, ma riceverà un colpo di penalità da aggiungere al punteggio per la buca.

Il video pubblicato su Twitter dal circuito americano è eloquente. Basta guardare lo scorrere dei secondi per capire che la regola è stata disattesa. La pallina si ferma sul bordo al minuto 00.05. Kim resta di stucco, poi si fa un giro e quindi si appresta al quinto colpo al minuto 00.28. La pallina si muove al minuto 00.29.

Vista la breve distanza del putt in questione (meno di un metro, non duecento) il tempo ragionevole per raggiungere la buca previsto dalla regola 13.3a corrisponde a una manciata di secondi ai quali sommare i dieci di attesa. I ventitré impiegati da Kim sono troppi

Morale della favola: a Seonghyeon Kim è stato inflitto un colpo di penalità ma gli è stata risparmiata la squalifica per aver consegnato uno score sbagliato (come spiega il PGA Tour riferendosi a un’eccezione alla regola 3.3),

Piccolo dettaglio: quella penalità è costata la bellezza di 19mila dollari, ossia la differenza tra il premio per la potenziale 22esima posizione finale e quello per la reale 35esima piazza conquistata.

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