Il Pine Valley Golf Club in New Jersey, uno tra i più rinomati negli Stati Uniti e riservato esclusivamente agli uomini dalla sua fondazione nel 1913, ha votato a favore dell’inclusione delle donne fra i suoi membri.
La notizia non è certo di poco conto: Pine Valley, come detto, non è un campo qualsiasi. La rivista Golf Digest per anni lo ha definito come il miglior campo degli Stati Uniti e tra i migliori del mondo.
Fino ad ora la presenza delle donne al club a venti miglia a sudest di Filadelfia non era consentita se non “ospiti’ e la domenica pomeriggio. “Nella riunione annuale dei soci abbiamo apportato un cambiamento storico allo statuto del Pine Valley. L’avvenire del golf deve guardare all’inclusione” ha comunicato in una mail indirizzata ai soci, il presidente del club, Jim Davis. Il numero uno del club ha annunciato il voto all’unanimità, nonché la decisione di “eliminare tutto il linguaggio sessista dal nostro statuto”.
Pine Valley Golf Club: i requisiti
Non si tratta di un “dentro tutte” nel circolo del New Jersey. Le candidature saranno vagliate dalla commissione locale. Verranno ammesse giocatrici “socialmente compatibili, con una profonda passione per il golf e in grado di dimostrare di avere l’abilità necessaria per giocare sul nostro percorso”.
Così il Pine Valley segue una strada già tracciata da blasonati club negli Stati Uniti. E’ accaduto all’Augusta National, il campo dove si disputa l’Augusta Masters, il torneo più atteso dell’anno. Oltre alla spinta morale c’è anche una motivazione più concreta: i circoli dove resistono restrizioni di questo tipo non vengono spesso considerati quando c’è da scegliere l’assegnazione di un Major.
E dire che nel 1924 il Pine Valley Golf Club fu salvato dalla bancarotta grazie a un assegno staccato dalla sorella del fondatore George Crump.
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