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Mati Putters, il signor Brambilla vende bastoni da golf in tutto il mondo

di Sauro Legramandi@golftgcom
Prima o poi Seliano Brambilla sarà profeta in patria. Un giorno anche i golfisti di casa nostra apprezzeranno a fondo i Mati Putters, bastoni artigianali prodotti dal 2013 nel suo laboratorio a Bernareggio (Monza). Per ora il signor Brambilla si “accontenta” di venderli in tutto il mondo. Oltre che dal mercato la certificazione di qualità arriva da lontano: al PGA Show 2016 di Orlando Brambilla fu indicato tra i dieci migliori produttori mondiali di putters.

Seliano Brambilla e tre suoi modelli di putters. Mati Putters

Seliano Brambilla e tre suoi modelli di putters.

Una soddisfazione immensa e comprensibile. Un punto di partenza, non d’arrivo. “Mi piacerebbe un giorno poter tornare alla fiera in Florida, la più importante al mondo per il nostro sport – racconta Seliano Brambilla a Golfando – sia a livello personale sia a livello professionale. Per chi ama il golf là c’è tutto e per chi ci lavora… anche”.

Cinquant’anni compiuti, Brambilla ha un passato come quasi tutti quelli della sua età: tanti sport praticati da giovane, poi la folgorazione sulla via di un campo da golf. “Ho cominciato ventidue anni fa al Ctl 3 di Bernareggio e non mi sono più fermato – prosegue – e un giorno ho pensato di darmi da fare in questo mondo, ampliando l’attività di lavorazioni meccaniche”. Oggi quest’uomo pensa, disegna e realizza putters di alta qualità che finiscono su green di almeno quattro continenti. Li usano professionisti, amateur e golf addicted.

Ogni pezzo nasce da due chili di acciaio

La produzione è artigianale. “Non ho stampi o macchine per lavorare in serie – dice – e ogni pezzo deve essere forgiato da due chili di acciaio AISI 303. Va modellato come una scultura. La Mati Putters con i suoi modelli (Manta, Mamo, Genesa, SB e Butterly) è una formica nel segmento mondiale del golf ma è la mia passione. Le dedico qualche ora ogni giorno in laboratorio”. Da Bernareggio escono 120-150 pezzi l’anno. I tempi di consegna si aggirano sui venti giorni. Il prezzo dai 259 euro in su.

Sul mercato al momento ce ne sono diversi modelli che da qualche tempo vengono anche personalizzati su misura del cliente. “Con un nuovo processo di verniciatura possiamo rispondere alle richieste di ogni giocatore – spiega il club maker brianzolo – e in pratica il mio pezzo diventa ancora più unico. Con la customizzazione del prodotto sto sperimentando nuove idee”. Sul putter si possono incidere nome e cognome del giocatore, un disegno oppure il logo di un circolo o una frase emblematica come God save the par.

Ad ogni putter Seliano Brambilla dedica anima e corpo. “Lo immagino, lo disegno al computer, ne realizzo un prototipo, lo testo e infine, solo se mi piace, lo realizzo” spiega. Una volta forgiato, il putter viene confezionato e spedito per finire in chissà quale campo da golf. “In Italia ho buoni clienti ma il made in Italy è richiestissimo all’estero. I prodotti della Mati Putters ad oggi sono in vendita in un solo pro shop italiano mentre il grosso del mercato del nostro Paese arriva grazie al passaparola. Internet ed e-commerce sono invece la chiave di volta per l’estero”.

Dalla Mati Putters arriva anche il Curva

Cose dell’altro mondo, nel vero senso della parola. “Sono stato contattato dall’ingegnere giappone Hirofumi Katakura, l’inventore del Curva. Ha visto come lavoro – racconta Seliano – e mi ha chiesto di produrre il suo Curva per poi distribuirlo ovunque, partendo proprio dai golfisti giapponesi”.

Il Curva personalizzato per Matteo Manassero

Molti di voi avranno capito di cosa si tratta: è quel dischetto in alluminio simile a un vulcano con la stessa dimensione di una buca. Se, durante l’allenamento, il colpo è eseguito in modo corretto la pallina si ferma dentro il “cratere”. Altrimenti scivola fuori e ritenta, sarai più fortunato.

Ci scappa anche l’aneddoto: “Una volta finito, il Curva viene spedito ai distributori nipponici. Eppure ho clienti che bypassano la rete commerciale giapponese e me lo ordinano online. Il gusto di aprire una scatola proveniente dall’Italia ha ancora molto valore”.

Le soddisfazioni

Brambilla si guarda indietro e pensa alle soddisfazioni ottenute in questi anni di lavoro nel golf. “Ho avuto ottimi riscontri anche a livello professionistico”.

Lorenzo Scalise e Virginia Elena Carta a “casa” di Mati Putters.

“Le ragazze della nazionale italiana di Roberto Zappa hanno vinto gli Europei usando i miei putters. Molte di loro hanno portato i miei prodotti nei college americani. Poi, si sa, a quei livelli in America ci sono anche contratti e sponsor a livello di università. Mi piacerebbe andare avanti con i professionisti italiani ma conosco la mia realtà e i colossi del settore”.

La chiacchierata finisce qua, in un sabato mattina grigissimo d’inizio febbraio in una clubhouse come tante. Brambilla torna in campo pratica per allenarsi sul gioco lungo ma il pensiero correrà di certo al gioco corto. Perché non è forse vero che, come dice lui, “il putter è il bastone della sacca di cui bisogna avere più fiducia?”


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