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Chris Kirk batte alcol e depressione e torna a vincere nel golf

Alcol e depressione sono ormai alle spalle: Chris Kirk è tornato ad essere un giocatore di golf vincente. Il 35enne di Knoxville ha fatto suo in Florida il King & Bear Classic di golf, seconda tappa post del Korn Ferry Tour (il più importante circuito Usa dopo il PGA Tour).

HONOLULU, HAWAII - JANUARY 07: Chris Kirk al Sony Open 2020  (foto Cliff Hawkins/Getty Images/AFP).

HONOLULU Chris Kirk al Sony Open (foto Cliff Hawkins/Getty Images/AFP).

“Adesso sono una persona completamente diversa – la gioia dello statunitense – Non vedo l’ora di tornare a casa e abbracciare mia moglie e i nostri tre figli. Tutto ciò che voglio ora e’ solo questo”.

Prima la discesa poi la risalita

L’ex numero 16 mondiale nel maggio 2019 aveva deciso di congedarsi dal green per riprendere in mano la propria vita. Dopo tanti sacrifici Kirk ce l’ha fatta. E a St.Augustine ha ritrovato anche l’impresa, arrivata cinque anni dopo l’ultima volta. Sono ora sette i successi a livello professionistico, di cui 4 sul PGA Tour (l’ultimo nel maggio 2015) e 3 sul Korn Ferry (dove l’appuntamento con la vittoria mancava da agosto 2010).

Un exploit che vale doppio per Kirk. Designato come prima riserva del RBC Heritage, torneo del PGA Tour vinto da Webb Simpson, l’americano ha preferito scendere in campo sul Korn Ferry Tour, dove da giovane ha fatto la gavetta prima di affermarsi sul massimo circuito americano.  E con un totale di 262 (-23) colpi ha superato la concorrenza del connazionale Justin Lower, secondo con 263 (-25). Mentre hanno condiviso la terza posizione (265, -23) altri due golfisti Usa, Joseph Bramlett e Will Zalatoris. Kirk ha toccato il fondo riuscendo pero’ a rivedere la luce in fondo al tunnel. E ora è tornato protagonista anche sul green. 


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