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Francesco Molinari: “Un mondo migliore dopo il coronavirus? Non sono convinto”

Non di solo golf vive il più forte giocatore italiano di tutti i tempi. Francesco Molinari racconta il suo lockdown a Londra in una lunga intervista al Corriere della Sera in edicola nel giorno di Pasqua. Al collega Domenico Calcagno Laser Frankie parla di Masters, di ripartenza e della Regina Elisabetta. Nessuna risposta scontata a partire dal come sarà la vita post-pandemia.

L'intervista a Francesco Molinari su "Il Corriere della Sera" del 12 aprile 2020.

L’intervista a Francesco Molinari su “Il Corriere della Sera” del 12 aprile 2020.


Lapidaria ma condivisibile la risposta alla domanda se quello che ci lascerà la pandemia sarà un mondo migliore. “Sarebbe bello, ma non ne sono convinto. Purtroppo.” dice il piemontese. Lo sport che verrà “sarà con meno soldi , ci si dovrà adattare ma questo toccherà ogni attività. Ci sarà una grande voglia di sport, di vederlo e di praticarlo”.

[bctt tweet=”Molinari: nel tennis perdi la finale e arrivi secondo, nel golf sbagli le ultime 9 buche e da primo finisci 40esimo” username=”golftgcom”]

La quarantena di Francesco Molinari è tutto sommato simile alla nostra: famiglia, Internet, letture e – chi può – allenamento in giardino. “Passo tanto tempo con mia moglie e i miei figli. La mia vita adesso – racconta ancora – è la mia famiglia ed è una novità che apprezzo. Qua siamo alla terza settimana di lockdown, il golf mi manca relativamente, anche se col passare del tempo comincerà a mancarmi molto di più. Leggo libri di sport, guardo documentari. Per serie tv, film e romanzi seguo i consigli di mia moglie, è molto più ferrata di me sulla materia”.

Coronavirus e Masters

Senza la pandemia Francesco sarebbe oggi ad Augusta per vivere il Masters 2020. Chissà quante volte avrà rigiocato nella sua mente l’edizione 2019 quando una maledetta palla in acqua infranse sul più bello i suoi sogni di gloria. Molinari, come al solito, non si nasconde: “Quella palla ha avuto un grande impatto sui miei ultimi dodici mesi, è innegabile. In quel periodo avevo fiducia, sicurezza, autostima. Quell’errore mi ha tolto tante certezze”.

Golf e calcio secondo Francesco Molinari

Ancora una volta dalle parole di chi vive di golf emerge che la testa in questo sport è preponderante. “Ci sono momenti in cui stai bene, hai poche cose nella testa e tutto va bene. Altri momenti sono l’opposto. Da noi poi i margini sono minimi. Nel calcio un giocatore azzecca novanta passaggi, ne sbaglia dieci e non cambia nulla. Nel golf un colpo vale uno. Perdi la finale di tennis e sei secondo. Da noi sei primo per tre giorni e mezzo ma sbagli le ultime nove e finisci 40esimo”.


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