Rivoluzione firmata pandemia nel golf professionistico. Nel giro di poche ore è stato annullato l’Open Championship 2020 e sono stati riprogrammati gli altri tre Major “americani” già rinviati. Una serie di decisioni che definire storiche è riduttivo.
Niente Open Championship 2020
La 149esima edizione del quarto major stagionale (l’unico sul Vecchio Continente) che avrebbe dovuto svolgersi del 16 al 19 luglio sul tracciato inglese del Royal St. George’s, a Sandwich, è stata rinviata di un anno. Si terrà dal 15 al 18 luglio 2021. L’edizione numero 150 scalerà di una stagione e verrà giocata sul percorso di St. Andrews, a Fife in Scozia dal 14 al 17 luglio 2022.
I Major dalla primavera all’autunno
Quasi in simultanea la PGA of America ha annunciato che l’US PGA Championship, originariamente previsto dal 14 al 17 maggio al TPC Harding Park di San Francisco, aprirà la serie dei tre Major rimanenti. Si giocherà dal 6 al 9 agosto sullo stesso tracciato.
Lo US Open (data originaria 18-21 giugno) sarà il secondo ad essere disputato dal 17 al 20 settembre sul percorso del Winged Foot Golf Club a Mamaroneck, nello stato di New York.
A chiudere la stagione tribolatissima il Masters. L’Augusta National ha indicato le date dal 12 al 15 novembre per far svolgere l’evento che avrebbe dovuto disputarsi dal 9 al 12 aprile.
A parte l’Open Championship, ormai definitivamente annullato, le altre date indicate sono evidentemente subordinate all’evolversi della pandemia.
La pandemia e la FedEx Cup
Cambiano anche le date dei play-off della FedEx Cup del PGA Tour che slittano di una settimana.
L’inizio è previsto il 17 agosto col The Northern Trust mentre l’ultimo evento, il Tour Championship, si concluderà il 7 settembre ad Atlanta.
Montali: entro maggio la decisione sulla Ryder 2020
L’effetto domino non si ferma. Non è utopia pensare allo slittamento di un anno della Ryder Cup 2020, già compressa in un calendario ancora provvisorio. “La deadline per il rinvio è il mese di maggio. In caso di slittamento l’evento di Roma potrebbe essere posticipato al 2023, così come rimanere in calendario nel 2022. Le possibilità sono al 50%”. A sostenerlo è Gian Paolo Montali, direttore generale del progetto Ryder Cup 2022.
Ai microfoni di “Tutti Convocati” su Radio 24 il dg spiega che “la PGA of America e l’European Tour vorrebbero che la Ryder 2020 (25-27 settembre nel Wisconsin) si giocasse, ma ci sono probabilità che possano prendere una scelta diversa a causa dell’emergenza coronavirus”.
E l’Open d’Italia?
A rischio c’è anche l’Open d’Italia 2020. “Il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, in queste ore è impegnato a tutela di tutto il movimento del golf italiano – ha detto Montali alla radio di Confindustria -. I problemi, a causa della pandemia, riguardano il comparto del golf mondiale ed europeo, a partire dai Major. Dunque anche l’Open d’Italia potrebbe avere ripercussioni”.
Per la massima competizione italiana ad oggi la data in calendario è dal 8 all’11 ottobre. Si giocherà nel Lazio su un percorso ancora da definire.
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