Patrick Reed penalizzato come l’ultimo dei giocatori amateur. La dura legge del golf non guarda in faccia a nessuno: il vincitore del Masters 2018 ha migliorato il lie della sua pallina nel terzo giro dell’Hero World Challenge, in corso alle Bahamas, e si è preso due colpi di penalità. Sanzione che di fatto gli è costata la vittoria finale.
Noto per essere tra i professionisti meno simpatici in circolazione, Patrick Reed non ha fatto altro che aumentare quel diffuso senso di antipatia commentando il tutto con una “questione di angolatura” della telecamera.
Reed stava giocando la buca numero 11 (par 5) all’Albany Golf Course. Il fattaccio mentre prendeva lo stance per il terzo colpo, con la pallina in una waste area sabbiosa. Nel provare lo swing l’americano ha toccato e spostato la sabbia qualche centimetro dietro la pallina, migliorandone di fatto il lie.
Patrick Reed penalizzato per la regola 8.1a (4)
La situazione è espressamente vietata dalla regola 8, quella che racchiude un concetto semplice e basilare. “Gioca il campo come si trova”. Prendendo lo stance Reed – intenzionalmente o no – ha sollevato la sabbia dietro la pallina, alterando le condizioni iniziali a suo vantaggio. Nel dettaglio la regola 8.1a (4) vieta al giocatore di spostare, comprimere sabbia o terreno.
A closer look at Patrick Reed’s two-stroke penalty during Round 3 of the Hero World Challenge. pic.twitter.com/z2aqkajnYq
— PGA TOUR (@PGATOUR) December 7, 2019
La sanzione è stata comminata a fine giro visto che il giocatore in campo non si è accorto di nulla. “Ho parlato cinque minuti con i marshall – ha detto Patrick-simpatia-Reed ai giornalisti che gli chiedevano lumi circa i due colpi di penalità. “Alla fine della giornata devi lasciarti tutto alle spalle perché ha un altro giro da giocare” ha proseguito, spiegando la sua versione dei fatti. “Ho fatto qualcosa che mi è sembrato non intenzionale ma è la mia parola contro la loro. Loro (i giudici, ndr) non erano lì, avevano un solo angolo di ripresa della tv. Per questo, non hai davvero scelta. ”
“Patrick Reed penalizzato? Un gentiluomo”
Slugger White, responsabile delle regole del golf per il PGA Tour, ha spiegato che “Reed si è comportato da gentiluomo”. Il fatto che l’infrazione sia stata intenzionale o meno non ha cambiato la natura della violazione. In pratica: chissene se Reed l’ha fatto apposto o no, quello che conta è che l’ha fatto.
Il doppio colpo di penalità ha trasformato il bogey del Masters Champion 2018 in triplo bogey. A fine giro i suoi 72 colpi (ossia il par del campo) sono diventati 74.
All’Hero la spunta Henrik Stenson
Alla fine la gara non ufficiale del PGA Tour giocata a New Providence è stata vita da Henrik Stenson. Il campione svedese è tornato al successo dopo oltre due anni imponendosi con 270 (69 67 68 66, -18). Stenson ha battuto nel finale Jon Rahm, campione uscente (-17). Al terzo posto proprio Patrick Reed (272, -16).
Grande protagonista anche Tiger Woods, organizzatore dell’evento tramite la sua Fondazione, quarto con 274 (-14), per alcune buche in vetta al torneo. Appare così giustificata la scelta di concedersi una wild card per la Presidents Cup della prossima settimana.
Henrik Stenson, 43enne di Goteborg, è vice-campione olimpico a Rio 2016. Nel suo palmarès figurano un Major (Open Championship, 2016), un WGC (Accenture Match Play, 2007) e anche nove titoli sull’European Tour e quattro sul PGA Tour.
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