Una Ryder Cup “senza spendere un solo euro pubblico stanziato dal governo come garanzia statale” e Tiger Woods in campo in un Open d’Italia: sono due dei sogni nel cassetto di Gian Paolo Montali. Ai sogni lui ci crede e ci lavora, come spiega in un’intervista all’agenzia di stampa Ansa.
Due anni fa a Parigi gli allora capitani Thomas Bjorn e Jim Furyk giocarono un simbolico tee shot dalla Torre Eiffel un anno prima dell’inizio della Ryder Cup 2018. Roma vuole fare meglio. “Porteremo i capitani di Team Usa e Team Europe prima al Colosseo e poi dal Papa” spiega il dg. Come cena per il one year before pensa alle Terme di Caracalla (a Parigi fu scelta la reggia di Versailles).
Regione, Comune e viabilità
Montali vorrebbe esaltare le bellezze di Roma, trasformando il terzo evento sportivo al mondo in qualcosa di cui andar fieri per sempre. Per questo è necessario superare la questione della viabilità nella Capitale.
“In questi anni abbiamo sempre fatto i conti con problematiche all’apparenza insuperabili. Devo dire grazie al lavoro di squadra con Regione e Comune: voglio ringraziare Zingaretti, Raggi e i rispettivi team. Stiamo lavorando in sinergia per essere all’altezza della situazione. Da otto mesi monitoriamo ogni via e incrocio che porta al Marco Simone. Tutto viene fatto in modo oggettivo”.
Fuori i nomi
Tra i desideri anche una gara tra i migliori chef stellati americani ed europei, magari capitanati da Gordon Ramsay a Chicco Cerea. Per la gara delle celebrities Montali vorrebbe sul green Del Piero, Pirlo e testimonial come Totti.
“Sarebbe bellissimo avere anche Mario Draghi, appassionato golfista” spiega.
Gian Paolo Montali e Tiger Woods
E poi lui, il giocatore più forte e carismatico dell’era moderna. Tiger Woods in Italia su un campo da golf non si è mai visto. Nel 2022 potrebbe essere addirittura lui il capitano del Team Usa: se così fosse per l’Italia sarebbe tutto più facile. Il capitano infatti è tenuto ad effettuare un sopralluogo sul campo di gara almeno un anno prima della Ryder Cup. Se Tiger venisse da giocatore sarebbe bellissimo. Gian Paolo Montali vorrebbe che si avverasse questa seconda ipotesi.
Portare Big Cat costa tanto, tantissimo.Si parla di un “gettone” da quasi due milioni di dollari.
“Ci lavoro da anni – ammette il dg – e posso dire questo è un sogno che si può realizzare da svegli. Lui è il Michael Jordan del basket e il Maradona del calcio. Ha un cachet importante e stiamo lavorando con diverse aziende per verificare la fattibilità dell’operazione. Vorrei Woods anche per far capire all’Italia l’importanza di un fenomeno sportivo. Averlo all’Open sarebbe un’occasione unica”.
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