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Gary Woodland e Amy, il gigante del golf e la bambina

Quella di Gary Woodland è una famiglia allargata. Una famiglia dal passato tribolato e dal futuro che si prospetta sereno e felice. Il neo-vincitore dello US Open 2019 e la moglie Gabby Granado hanno un bimbo di 18 mesi di nome Jaxon e una coppia di gemelli in arrivo. Jaxon e i nascituri hanno anche una sorella maggiore, Amy, che di cognome non fa Woodland bensì Bockerstette.

Lei non è una sorella acquisita qualsiasi: Amy Bockerstette ha 20 anni, la sindrome di Down e una laurea alla Sandra Day O’Connor High School. Amy e Gary si sono visti una sola volta nel gennaio di quest’anno ma il loro incontro ha fatto venire il groppo in gola venti milioni di volte. Tante sono state le visualizzazioni del video del loro incontro avvenuto nello stadio del golf del TPC Scottsdale dove si giocava il Waste Management Phoenix Open. Altrettanti sono i clic previsti per un altro video più recente ma di pari intensità emotiva.

Una manciata di ore dopo aver vinto il primo major in carriera, Woodland ha chiamato  Amy in Florida via Facetime. “You got this” la frase simbolo del loro incontro al TPC Scottsdale, “You got this” la parola d’ordine alla base del video è stato diffuso dal PGA Tour.

Gary Woodland, un figlio perso e una carriera quasi

Figlio di Dan e Linda Woodland, il 35enne texano di Topeka, dopo il liceo ha frequentato la Washburn University vincendo una borsa di studio sportiva per inseguire il sogno di diventare un giocatore di basket come suo padre. Ma dopo il primo anno ecco il trasferimento all’Università del Kansas e il colpo di fulmine con il golf. Professionista dal 2007, nel 2011 vinse il primo trofeo sul PGA Tour imponendosi nel Valspar Championship.

PEBBLE BEACH Gary Woodland nel terzo giro dell’US Open 2019 (foto di Warren Little/Getty Images/AFP).

Ma due anni fa Gary è stato sul punto di smettere con il golf. Il piccolo Jaxon, infatti, non avrebbe dovuto essere figlio unico. Gabby ha perso il suo gemellino. Lo stesso Jaxon venne al mondo prematuro, addirittura dieci settimane prima del termine della gravidanza. La sua voglia di vivere però non ha eguali ed è riuscito nel miracolo di sopravvivere. In famiglia lo hanno ribattezzato il miracolato. In una situazione umana simile è possibile pensare al golf? Ognuno risponda in base alla sua coscienza ma Gary fu davvero a un passo dal salutare circuiti e gare.

Nel 2018 il turning point della sua carriera da professionista: il 35enne texano vinse proprio il Waste Management Phoenix Open e si rimise in carreggiata. Un turning point da gigante, in campo e non.

L’incontro con Amy: “Il mondo ha bisogno di te”

Da defending champion l’emozione più bella nel 2019 quando accetta di fare una più bella ad Amy. Il pro ha accompagnato la ragazzina sulla buca 16 del TPC Scottsdale. Per chi non la conoscesse è consigliato un giro su YouTube: si tratta di un’arena del golf, con pubblico ovunque.

La 20enne, tra un “awesome” di stupore e un altro di meraviglia, gioca il par 3 con vicino Gary e con una freddezza da veterana rifiuta l’aiuto di Woodland per uscire dal bunker. “You got this” nasce proprio in quei secondi. La frase è diventata un tormentone ed è tornata di moda proprio dopo la vittoria a Pebble Beach.

La chiamata testimonia il sentimento che lega il gigante del golf e la ragazzina, incapace di celare l’enorme soddisfazione nel vedere il campione via FaceTime. Un’emozione da bambina, innocente e sincera. “Per arrivare fin qua a Pebble Beach ho dovuto fare molte cose – ha detto Woodland – ma quella con Amy è stata la cosa più bella. Le ho detto che lei è una fonte d’ispirazione e che tutti noi possiamo imparare da lei. Il mondo ha bisogno di persone come lei. Il suo amore per la vita e il green mi hanno contagiato”.

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