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Da Cameron Champ una scarpa da golf in faccia al razzismo

Sarà anche un granello di sabbia nel deserto ma da qualche parte si dovrà pure cominciare. Cameron Champ, 23eenne professionista statunitense, ha giocato il secondo giro del Waste Management Phoenix Open indossando scarpe di colore diverso.

SCOTTSDALE Cameron Champ chiude il suo giro al Waste Management Phoenix Open (foto Michael Reaves/Getty Images/AFP)

SCOTTSDALE Cameron Champ chiude il suo giro al Waste Management Phoenix Open (foto Michael Reaves/Getty Images/AFP)

Cameron non è daltonico e nemmeno vittima della distrazione. Il fatto di sfoggiare due calzature diverse è stato coscientemente voluto. Una scarpa nera e una bianca per onorare il Black History Month, ossia il mese in cui Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna onorano gli afro-americani e la loro cultura.

“Con le mie origini – ha spiegato Champ – sentivo di dover qualcosa al Black History Month, dovevo in qualche modo ricordarlo”. L’americano infatti è figlio dell’afro-americano Jeff e di una donna caucasica. Nella gara del PGA Tour Il giovane ha completato il look indossando pantaloni bianchi e maglietta nera.

Il suo pensiero chiaro e preciso è stato affidato anche a Instagram: “Sono molto orgoglioso di chi sono e da dove vengo” ha scritto sul suo profilo.

Cameron Champ e il nonno Mack

Il razzismo ha, purtroppo, sempre toccato la famiglia di Cameron come quella di molti altri afro-americani. Mack Champ, il nonno, è cresciuto negli Anni Quaranta in Texas dove ha lavorato anche in un campo di golf pubblico, a Columbus. A sette anni faceva il caddie per quaranta cent all’ora. “Non gli hanno mai permesso di giocare una volta perché era nero” dice oggi il nipote. “Lui non poteva giocare per il colore della sua pelle – ha detto il professionista a fine giro – , non poteva mangiare hamburger in un ristorante qualsiasi. In molti locali doveva entrare da una porta secondaria. E nemmeno al cinema ti lasciavano entrare. Se avesse potuto giocare a golf, l’avrebbe fatto di sicuro”.

“Mio nonno si arruolò nell’esercito, combatté per gli Stati Uniti in Vietnam ma a casa sua veniva discriminato: uscendo dalla base in Texas rischiava l’arresto perché aveva sposato una bianca. All’epoca queste unioni erano vietate dalla legge”.

SCOTTSDALE Cameron Champ (foto Michael Reaves/Getty Images/AFP).

Settant’anni dopo il nipote di Mack Champ ha giocato come professionista a stelle e strisce proprio a Phoenix, nello stato del Texas.

Mack oggi ha 77 anni, vive a Sacramento (California) ed è stato il primo a telefonare al nipote lo scorso ottobre quando vinse il primo titolo sul PGA Tour, il Sanderson Farm Championship.

Quella di Cameron Champ è la seconda bella storia di sport che arriva da Phoenix: la prima era scritta qua.

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