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Ryder Cup 2018, day 2 – I Moliwood fanno sognare l’Europa del golf

di Sauro Legramandi @Sauro71

GUYANCOURT – Tu chiamali se vuoi Francesco e Tommy. Da ora in poi il mondo li chiamerà Moliwood, nuova coppia di fatto del golf internazionale. Un duo che ha preso per mano la squadra europea di Ryder Cup per portarla verso quella coppa che oggi dista quattro punti e mezzo.

Francesco Molinari e Tommy Fleetwood: in coppia sono i Moliwood (foto Afp).

Sono ancora Francesco Molinari, 35 anni da Torino e Tommy Fleetwood, 27 anni da Southport gli eroi di giornata a Le Golf National. Non potrebbe essere diversamente viste le quattro vittorie dei Moliwood in altrettanti incontri di Ryder Cup. Un record. Un punteggio ancora più impressionante se si considera che per tre volte su quattro uno degli avversari si chiamava Tiger Woods. Anche lui issa bandiera bianca, perdendo la settima gara consecutiva in Ryder (l’ultima sua affermazione risale al 2010). Ad arrendersi nel fourballs del mattino tocca prima a Patrick Reed (l’ex Captain America è incapace di farsi amare dal pubblico europeo vista l’ennesima provocazione dopo il suo birdie alla 9) e quindi al rookie Bryson DeChambeau. Il gigante e la matricola vanno a picco davanti alla precisione dei Moliwood: a metà foursome la coppia di fatto del golf è addirittura 5 up, ossia avanti di cinque buche. Segue uno scatto d’orgoglio ma non sufficiente a placare i Moliwood: la giornata finisce alla buca 14.

Un’ora libera per il figlio Franklin

Tommy Fleetwood, what else? (foto Afp).

Che tra Molinari e Fleetwood ci sia un’amicizia è risaputo. Entrambi vivono a Londra con moglie e figli e le loro famiglie si frequentano anche lontano da green. Il primo figlio di Tommy e Claire Fleetwood si chiama Franklin. Da Francesco (detto LaserFrankie per la precisione nei colpi) a Franklin il passo è breve. Tommy, dopo le due vittorie di venerdì, ha chiesto e ottenuto di poter trascorrere un’ora intera proprio con il figlio. Poteva forse rifiutarsi Thomas Bjorn?

Le parole di Francesco: “Moliwood? Tornano tra due anni”

Come i Moliwood nessuno mai. Prima di oggi non c’è stata una sola coppia europea capace di vincere quattro punti di fila in Ryder Cup. Adesso ci sono Chicco e Tommy. L’italiano non si scompone: “Me l’hanno detto nello spogliatoio, fa piacere ma noi pensiamo a portare a casa la Ryder. Non è finita – spiega – e domenica sarà ancora dura nei singoli. Non c’è spazio per rilassarsi. E’ già successo di risultati ribaltati all’ultima giornata”. Gli scongiuri sono i benvenuti.

Francesco Molinari (foto Afp).

Chissà cosa penserà di loro due Tiger Woods: “Giocare e vincere contro di lui fa piacere – dice Molinari – perché la sua sportività è fantastica. Bjorn? Bravo a gestire il gruppo, siamo molto uniti come dimostra il nostro gruppo whatsapp. Adesso mi devo riposare perché sono un po’ acciaccato. Tommy invece è giovane”. E poi via per la riunione tecnica nel quartiere generale europeo. Il tempo di una battuta al volo: “In America vi chiamano già i Moliwood e domani vi separano”. Ci scappa un sorriso e una risposta illuminante: “Torniamo tra due anni”.

I Moliwood e il sabato mattina europeo

Tiger Woods (Foto Afp).

Nel freddo del sabato mattina non c’è storia con i padroni di casa bravi a vincere i primi tre fourball senza mai arrivare alla 18. Garcia-McIlroy regolano come da copione Finau-Koepka mentre Casey-Hatton si superano battendo il numero uno al mondo Dustin Johnson e Rickie Fowler. A concedere il primo punto agli americani (Spieth-Thomas) dopo otto vittorie consecutive europee sono Poulter e Rahm.

Nel pomeriggio qualcosa cambia…

Bubba Watson e Webb Simpson (foto Afp).

Attenzione ma meno tensione in tre match su quattro del pomeriggio. I Moliwood, tanto per cambiare, demoliscono Woods/DeChambeau. Allo stesso modo gli americani Watson-Simpson non fanno mai entrare in gara Garcia e Noren, restando in vantaggio dalla prima alla quindicesima buca. Poulter e McIlroy partono a razzo ma poi la premiata ditta Usa J&J (Spieth e Thomas) passa all’incasso. Sul filo del rasoio il foursome d’apertura con Stenson e Rose avanti 1 up fino alla 17. Poi un birdie porta il decimo punto alla causa europea.

Chi li ha visti?

Phil Mickelson e la moglie Amy (foto Afp).

Due i giocatori dimenticati in entrambi gli schieramenti: Bjorn ha concesso il sabato libero al debuttante Olesen mentre ad andare in panchina per gli americani è toccato a Phil Mickelson, wild card e giocatore con il record assoluto di Ryder giocate (con Parigi siamo a 11 per un totale di 45 match giocati e 18 vittorie). Tutti e due saranno freschi e riposati per la giornata dei singoli. Phil se la vedrà proprio con Chicco.

La situazione

L’Europa inizia il terzo e decisivo giorno di Ryder Cup con 10 punti, quattro in più dei campioni uscenti. Domenica sarà un tutti contro tutti: dodici europei contro dodici americani. Ai padroni di casa servono almeno quattro punti e mezzo per esultare. Non sono tantissimi ma davvero non è detta l’ultima parola.

Per il morale, per il pubblico e per tanti altri motivi sarà importante partire bene, spegnendo sul nascere le velleità di remuntada a stelle e strisce.

LA CRONACA DELLA GIORNATA DI SABATO


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