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Storie di golf: Allen John, dilettante e sordo, secondo al Porsche European Open

Il Porsche European Open doveva essere una gara di passaggio nel calendario del circuito europeo. Il torneo seguiva di quattro giorni l’Open Championship e precedeva competizioni come il WGC Bridgestone Invitational e quindi il PGA Championship. Invece ci ha regalato un’emozione dopo l’altra. L’ultima in ordine di tempo è quella di Allen John, amateur tedesco piazzatosi secondo. Dimenticavo: Allen John è sordo.

AMBURGO Allen John.

AMBURGO Allen John.

La storia umana e quella sportiva di questo trentenne teutonico vanno di pari passo.

John, sin dall’età di due anni, usa un apparecchio acustico che gli consente di recuperare gran parte del 95% di udito mancante. L’handicap, quello vero, non gli ha precluso l’ingresso al college di Georgia State e alla relativa squadra di golf. Nel 2011 il grande salto nel magico mondo del professionismo: cinque anni sul Challenge Tour e quindi la rinuncia allo status da pro. Dal 2016 Allen John è tornato ad essere un amateur e l’anno dopo ha vinto la medaglia d’oro ai Deaflympics, campionati riconosciuti dal Comitato Olimpico Internazionale.

“Giocare da sordo mi ha aiutato nel far crescere la fiducia in me stesso – ha detto Allen John nel dopo-gara in Germania – Ora ho imparato a gestire la situazione. Quando qualcosa va male, mi isolo, vado offline e tutti si domandano “ma starà ascoltando o no?”. Io faccio capire di essere davvero offline e l’isolamento diventa un vantaggio. La gente, comunque, quando scopre la mia situazione sembra essere davvero interessata e partecipe. Una volta che lo spiego, per lo più sono impressionati. ”

Allen John “deve rinunciare” a 173mila euro

E adesso l’abbiamo ritrovato in campo al Green Eagle Golf Courses di Winsen, Amburgo grazie all’invito di uno sponsor. John ha giocato, tra gli altri, con il Masters Champion Patrick Reed, con un vincitore di major come il sudafricano Charles Schwartzel, con top player del calibro di De Chambeau e Paul Casey.

Lui, da dilettante, li ha lasciati tutti dietro. Ha chiuso a un solo colpo dal vincitore, il semisconosciuto Richard McEvoy. L’inglese ha centrato la prima vittoria sullo European Tour dopo 15 anni da professionista (13 dei quali passati attraverso le forche caudine delle qualifyng school). Allen John è arrivato secondo con un quarto giro in 67 colpi. Stesso score totale del nostro Paratore e dello svedese Christopher Blomstrand. Con loro ha sperato di giocare il playoff per la vittoria. Diversamente da loro, a gara finita non è passato dallo sportello bancario del Porsche European Open: il suo status di dilettante non gli consente di vincere premi in danaro. Così Paratore e Blomstrand hanno incassato 173mila euro circa a testa e lui no.

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E’ vero, i soldi aiutano a volte a essere felici. Nel caso di John non sono tutto però. “E’ stato assolutamente incredibile quello che è successo in campo ad Amburgo – spiega – c’era una grande atmosfera, c’erano persone che hanno camminato con me per 18 buche. Birdie dopo birdie nelle seconde nove è stato straordinario. Alla 18, quando ho visto il leaderboard mi è scappato un “wow, ma sono davvero in contention…”

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