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Ryder Cup 2022, Montali: pronta una polizza per coprire i rischi economici

La parola golf quarantotto ore fa ha smesso di fare rima con Open d’Italia. Adesso quella più attesa è con Ryder Cup 2022. Gian Paolo Montali riparte dalla seconda rima e smorza (o riaccende, a seconda dei punti di vista) la polemica sui soldi pubblici. Lo fa parlando dai saloni della Reggia di Versailles in rappresentanza dell’Italia all’evento “One year to go”. Tra un anno infatti inizierà l’ultima Ryder europea prima di Roma 2022. Si giocherà al Golf National de Saint-Quentin-en-Yvelines (Guyancourt).

Ryder Cup

Le bandiere di Ryder Cup esposte durante il media day di Versailles al Golf National di Guyancourt (foto Afp) 


“Stiamo per mettere fine alle polemiche sulla fidejussione del governo da 97 milioni di euro – annuncia il dg dell’intero progetto – perché stiamo per firmare una polizza assicurativa contro i possibili rischi dell’esercizio finanziario. Vogliamo azzerare ogni pericolo”. Montali scende quindi nel dettaglio: “La trattativa è in fase avanzata. Abbiamo già sentito tre grandi compagnie. E’ solo una questione di tempo”. I fatti sono quelli noti: il contratto per la Ryder Cup prevede uno sforzo finanziario da svariate decine di milioni di euro. Il governo, dopo un lungo iter fatto di emendamenti e polemiche, ha messo nero su bianco 97 milioni di euro a garanzia dell’evento. Alla Federazione il compito di raccogliere tutti quei soldi senza ricorrere alle già vessate tasche del contribuente italiano. Una quarantina di milioni sono arrivati da Infront, gli altri sono da recuperare tra diritti tv, sponsor e ampliamento del numero dei tesserati.

Folla al media day di Golf National (foto Afp)

Chi c’era nel salone delle Battaglie di Versailles racconta di un Montali circondato da manager e funzionari della PGA incuriositi dall’Open d’Italia e da cosa si stia facendo in vista del torneo del Marco Simone.

“E’ incredibile – ha sottolineato Montali – tutti mi hanno chiesto informazioni sul programma. Facendomi anche domande sulle varie distanze tra le nostre città. Da Roma a Firenze passando per Napoli, la costiera amalfitana e la Sicilia. E’ la dimostrazione che migliaia di persone approfitteranno della Ryder Cup per visitare anche le nostre bellezze. Siamo soddisfatti di questo visto che la promozione del territorio è fra i punti cardine del nostro progetto”.

La Ryder Cup val bene una messa… a punto del campo

Montali si concentra quindi sugli aspetti organizzativi. “La cosa che più mi ha colpito – dice – è il fatto che il campo di gioco sia già pronto da tempo. Come secondo aspetto il fatto che la Francia, come noi, valorizzi le risorse a disposizione cercando di eliminare gli sprechi. E poi l’organizzazione: asciutta, stringata, orientata alla operatività. E’ il segreto di una macchina che funziona e che non butta via nulla. Noi dovremo fare ancora meglio. Io non sono assolutamente abituato ad arrivare secondo“.

Jim Furyk e Thomas Bjorn si affrontano nella conferenza stampa di presentazione (foto Afp)

Una Ryder Cup di giovani e… di biglietti esauriti

Alla giornata di gala c’erano anche Jim Furyk e Thomas Bjorn, capitani dei prossimi team di Ryder. I due hanno guidato le giovani promesse del golf francese in una sfida a cinque buche. Quindi sono saliti in vetta alla Tour Eiffel per tirare una pallina come fece Arnold Palmer. Infine, dopo aver partecipato alla conferenza stampa di presentazione, sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron.

E non dimentichiamo un dettaglio: a un anno dall’evento francese già quasi tutti i biglietti disponibili sono stati venduti.

Anche la Francia, così come l’Italia, ha voluto incentrare il suo progetto sui bambini. Scontato il motivo, come spiega Montali visto che loro “rappresentano il futuro. I giovani sono stati le vere star della due giorni francese. Lo saranno anche da noi. Presto avremo un incontro con il Ministero dell’Istruzione perché vogliamo portare il golf nelle scuole“.

Gian Paolo Montali, dg della Ryder Cup 2022, in posa all’Open d’Italia (foto Ansa)

Parentesi Open d’Italia

A proposito dell’Open d’Italia, il bilancio di Montali è lusinghiero: “E’ stato un successo fantastico e siamo assolutamente orgogliosi di quanto fatto. Ringrazio tutte le persone che hanno reso possibile tutto questo. Dai volontari al comitato organizzatore passando per Infront, fino ad arrivare a tutto lo staff della Federgolf”. Con un plauso speciale alle tante donne nella struttura del presidente Chimenti: “Sono fondamentali”.

Il tempo delle parole sembra finito. E l’ora dei fatti: si riparte il 28 ottobre a Firenze quando Federgolf porterà il golf in piazza a Firenze, sotto gli occhi del ministro Luca Lotti. Montali è sicuro: “Sarà una bella giornata all’insegna dello sport e della festa”.


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