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Golf Open d’Italia 2017, Platini e la Pro Am: tirare le punizioni era più facile

Uno dei personaggi più attesi nella Rolex Pro Am dell’Open d’Italia era le roi Michel Platini. Uno dei più grandi calciatori di sempre ha chiuso al settimo posto la gara del mercoledì giocata con Renato Paratore e Beppe Dossena. “Tirare le punizioni era più facile” chiosa l’ex presidente Uefa a fine gara.

Open d'Italia

Michel Platini in azione al “Milano” (Foto Ansa)

Il golf è un bel piacere da vent’anni, mi diverto, cammino, prendo aria, gioco con persone simpatiche, il verde mi piace molto ed è un gioco molto interessante” ha aggiunto il tre volte Pallone d’Oro.

Guai a paragonarlo al compagno di team. “Chi è meglio fra me e Dossena? Una volta lui, una volta io. Il golf è un gioco di sofferenza e frustrazione, non riesci mai a fare due colpi allo stesso modo: è un gioco complicato, difficile, ma divertente”.

Beppe Dossena (Foto Ansa)

Pronta l’imbeccata di Dossena: “Diciamo che ho un handicap migliore di quello di Michel – ha puntualizzato il campione del mondo 1982 -. Ma lui gioca meno di me. E poi è juventino: è giusto che stia dietro a noi granata”.

I risultati della Rolex Pro Am dell’Open d’Italia

Nella Rolex Pro Am della competizione italiana la vittoria (con un sonoro -28) è andata al team di Tommy Fleetwood, con Marzio Perrelli, Matteo Natoli e Ugo Chimenti. Secondo il team Lee Westwood, con Maurizio Stagno, Guido Barilla ed Elisa Roberta Tirante. Stesso score (-27) per Danny Willett, con Alessandro Boglione, Roberto Palagi e Daniele Pirola. Il primo team è stato favorito dallo score migliore sulle ultime nove buche.

Il team vincente della Rolex Pro Am: Tommy Fleetwood, Marzio Perrelli, Matteo Natoli, Ugo Chimenti (Foto @claudioscaccini)

Al quarto posto con -26 la formazione di Sergio Garcia con i dilettanti azzurri Alessia Nobilio, Lorenzo Scalise e Stefano Mazzoli. Al quinto, con -25, il quartetto di Francesco Molinari con Paolo Molesini, Antonio Tazartes e Alberto Cristina. Gli showmen Marco Berry e Valerio Staffelli (-22) sono finiti noni, condotti da Graeme McDowell.

Alla Pro Am dell’Open d’Italia ha partecipato anche un terzetto di giocatori diversamente abili composto da Andrea Calcaterra, non vedente, e da Paolo Vernassa e Roberto Punzo. Il loro capitano era José Maria Olazabal. Il punteggio finale è stato -19.

Nota di merito per Alessia Nobilio. La sedicenne azzurra ha realizzato anche una hole-in-one alla buca 12, ricevendo l’abbraccio di Sergio Garcia. “Giocare con un campione di questo calibro – dice – è stato bellissimo qua all’Open d’Italia. Un’emozione fantastica che ricorderò per tutta la vita”.

Foto di gruppo per i ragazzi della Junior Road to the 2022 Ryder Cup (Foto @claudioscaccini)

Il Team Italia vince la Junior Road

In scena anche la “The Junior Road to the 2022 Ryder Cup“, sfida Under 14 fra il Team Lombardia e il Team Italia con il format di gioco della Ryder Cup. Ha vinto il Team Italia superando per 11-7 il Team Lombardia. Ospiti d’onore alla premiazione Thomas Bjorn, Josè Maria Olazabal e Matthew Fitzpatrick.

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