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Der Spiegel: Trump gioca a golf con il pianeta in fiamme come pallina

Satira sempre più al potere in Germania senza se e senza ma. Al tedesco Der Spiegel va l’ipotetico premio per la copertina più graffiante della settimana. Protagonista indiscusso ancora lui Donald Trump che, come promesso in campagna elettorale, ha annunciato il passo indietro dagli accordi sul clima di Parigi.

I tedeschi di Der Spiegel hanno pensato bene di dedicargli la prima pagina del numero 23, quello in edicola sabato 3 giugno. Il disegnatore ha mixato presente e passato di The Donald, immaginandolo alle prese con il suo sport preferito, il golf.

Quindi il presidente è ritratto con un ferro in mano ma al posto della pallina c’è dell’altro. C’è il pianeta in fiamme. C’è la Terra che si surriscalderà ulteriormente nei prossimi anni se l’uomo non correrà ai ripari. Un grosso globo in fiamme colpito dal driver di Trump rappresenta perfettamente l’attualità politica internazionale.

Ma non finisce qua: la “differenza” è il titolo della copertina di Der Spiegel. L’illustratore spiega tutto con un eloquente “You’re fired!“. “Sei fuori” o “Sei licenziato” che dir si voglia. La stessa frase resa celebre dal reality show “The Apprentice“, il format Usa ideato e realizzato proprio dal tycoon ora alla Casa Bianca.

Una copertina simile è un degno antipasto di un articolo al vetriolo contro Donald Trump. Nella versione online è possibile leggere solo l’attacco del pezzo. E che attacco: “Trionfo della stupidità” è il titolo dell’articolo. E quindi i toni si scaldano ulteriormente: “La sua uscita dagli accordi di Parigi è una dichiarazione di guerra alla comunità internazionale – e alla ragione”.

Anche Terminator contro Trump

Sul clima, il tycoon ha avuto contro praticamente tutto il mondo. Anche un ex sportivo come Arnold Schwarzenegger si è unito al coro di voci. In un lungo videomessaggio postato sulla sua pagina Facebook l’ex governatore repubblicano (come Trump) della California si rivolge direttamente al presidente in modo deciso: “Un uomo solo non può distruggere il progresso, un uomo solo non può fermare la nostra rivoluzione verde, un uomo solo non può tornare indietro le tempo”.  “Solo io posso” aggiunge lui con autoironia rimettendo per un attimo i panni di Terminator.

“Come presidente – incalza ancora l’ex culturista di origine austriaca – la prima e più importante responsabilità è proteggere il tuo popolo. Non possiamo restare fermi di fronte alle persone che muoiono a causa dell’inquinamento”.

Trump gioca a golf… troppo

Non una scelta casuale quella tedesca di raffigurare l’uomo più potente del mondo su un ideale campo da golf. Trump ha fatto di questa passione un business prima e oggetto di scontro politico poi. Il business è fatto di resort in tre continenti. La polemica politica è stata un boomerang: da candidato, Trump criticava Barack Obama per il troppo tempo passato sul green. Stesse accuse mosse oggi al presidente. Trump gioca a golf. Anzi: secondo molti Trump gioca a golf troppo, al punto da ribattezzarlo non commander-in-chief bensì golfer-in-chief.

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