Andrea Romano e Caterina Don. Il futuro del golf italiano potrebbe chiamarsi così. Lui da Castelgandolfo, lei da La Margherita (Torino) hanno vinto i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze giocatisi a Padova. Andrea e Caterina hanno avuto la meglio su Pietro Bovari (Ambrosiano) e Benedetta Moresco (Padova).
Oggi minorenni, Andrea Romano e Caterina Don saranno nel pieno della loro carriera sportiva nel 2022 quando la Ryder Cup si terrà a Roma. Cerchiamo di conoscerli meglio con un’intervista doppia.
Nel Campionato maschile “Trofeo Andrea Brotto“, Romano e Bovari hanno giocato ad altissimi livelli la finale su 36 buche. C’è stato equilibrio nelle prime diciotto, poi Romano ha cambiato marcia e Bovari, 16 anni, è stato costretto a cedere. I due hanno pareggiato parecchie buche segnando entrambi un birdie.
Nel torneo femminile “Trofeo Roberta Bertotto“, in semifinale Benedetta Moresco ha eliminato Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer) alla ventesima buca. Due buche di playoff hanno probabilmente lasciato il segno. Caterina Don ha sconfitto Elena Verticchio (Olgiata) per 3/2 sicuramente spendendo meno energie.
Nella finale su 18 buche ci sono state condizioni meteo buone per nove buche. Poi si è alzato un forte vento. In quel frangente Caterina è riuscita a prendere due buche di margine. Alla 17esima Benedetta, 16 anni ad agosto, ha accorciato le distanze e con l’1 down si è rimessa in corsa, ma la vincitrice non le ha concesso spazio fissando il 2 up.
Andrea Romano e Caterina Don, che emozione si prova a vincere un torneo così importante?
Romano – “La vittoria mi ha trasmesso grande soddisfazione. Finalmente ho raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissato dopo aver sfiorato il titolo negli Internazionali di Francia. Per arrivare fino in fondo ho dovuto superare avversari molto forti, acquisendo così sempre più consapevolezza nei miei mezzi. In finale contro Pietro Bovari ho avuto il giusto mix di serenità e determinazione”.
Don – “Vincere mi ha ripagato dei tanti sforzi compiuti. Ero andata molto vicino al successo nei precedenti tornei e a Padova sentivo di aver raggiunto la maturazione psico-fisica per provarci. Superare un’amica come Benedetta Moresco in finale ha reso tutto ancora più bello”.
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2017 e i tuoi progetti da grande?
Romano – “La prossima settimana giocherò il Rocco Forte Open, Verdura – Sicily e mi piacerebbe passare il taglio nel mio primo torneo sull’European Tour. Poi punto a far parte della squadra nazionale che affronterà Europei e Mondiali. Conclusa la scuola, potrei trasferirmi negli Stati Uniti per unire studio e golf oppure restare in Italia per cercare la scalata da professionista e magari riuscire a giocare un Major.”
Don – “Nel 2017 vorrei far parte nuovamente della squadra nazionale che difenderà il titolo europeo e poi togliermi soddisfazioni nelle gare individuali all’estero. Finita la scuola, ho in programma di affrontare un’esperienza negli Stati Uniti con una borsa di studio che mi permetta di studiare e continuare a giocare. In seguito, se sarò all’altezza, mi piacerebbe fare il salto da proette per gareggiare nei massimi circuiti internazionali.”
Una prospettiva simile a quella di altre giovani speranze del movimento italiano, come Roberta Liti e Virginia Elena Carta.
Le gare ti portano a viaggiare con grande frequenza. Come riesci a conciliare studio e sport?
Romano – “Riesco a ottimizzare le ore che passo in aula così da compensare le assenze causate dai miei impegni golfistici. Sono molto fortunato a poter viaggiare così tanto e l’emozione di rappresentare l’Italia mi dà la forza per sacrificarmi. Il supporto della Federazione ci consente di affrontare ogni torneo con uno staff di tecnici che ci aiuta sia in campo che fuori”.
Don – “Dividermi tutti i giorni fra scuola e campo di golf non è facile, ma con la giusta organizzazione ci si riesce. Le tante trasferte per i tornei sono comunque un arricchimento personale e la presenza degli allenatori federali ci dà sempre conforto per non farci trovare impreparate quando scendiamo in campo”.
Come nasce la tua passione per il golf?
Romano – “A differenza di altri golfisti, non ho avuto parenti che mi hanno avvicinato a questo sport. Quando avevo tre anni mi è bastato seguire un mio amico per innamorarmi del golf. Poi sono cresciuto con il mito di Tiger Woods e anche oggi in campo cerco di ispirarmi al suo gioco e allo stile di Rory McIlroy“.
Don – “Da bambina praticavo molto sci, poi quando i miei zii hanno iniziato a portarmi con loro sul percorso di golf ho capito che era quello lo sport dove mi sarei potuta togliere maggiori soddisfazioni. Si tratta di una disciplina veramente completa e stimolante”.
Come convinceresti un tuo compagno che il golf è uno sport vero e impegnativo?
Romano – “Contro lo scetticismo dei miei amici c’è un metodo infallibile: li porto con me in campo per fargli vivere da vicino un percorso di gioco. Dopo poche buche con la sacca in spalla si convincono tutti che il golf è uno sport davvero faticoso!”
Don – “Indubbiamente ci sono tanti pregiudizi che portano a considerare il golf come un semplice gioco. In realtà serve una grande preparazione fisica perché una gara può durare anche cinque ore con condizioni meteorologiche spesso ostili. È uno sport che ti porta a sfidare te stesso, il campo e l’avversario e ogni buca ti fa scoprire qualcosa di te che non conoscevi”. (a cura di Federgolf)
Nato a Roma, Andrea Romano è dotato di notevoli mezzi tecnici e grande grinta. 17 anni da compiere, Romano ha vinto i titoli Baby (2012) e Pulcini (2013-2014). Ha ottenuto numerose vittorie in gare nazionali. In maglia azzurra ha contribuito al successo quest’anno della formazione dilettanti italiana nel Quadrangolare contro Germania, Spagna e Inghilterra. In bacheca il secondo posto ai Campionati Internazionali di Francia Under 18. E’ tesserato dal CastelGandolfo (Roma)
Caterina Don, torinese, sedici anni compiuti, ha avuto un rendimento in crescendo nelle ultime due stagioni. E’ al primo titolo italiano dopo averne sfiorati altri (seconda nel Campionato Pulcine 2015 e nel tricolore medal 2016). In maglia azzurra ha fatto parte del sestetto italiano che lo scorso anno ha conquistato il titolo europeo a squadre Girls. E’ tesserata da La Margherita di Carmagnola (To)
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