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Golf, la Ryder Cup si fida del governo: niente ultimatum per la fidejussione

Si vede una tenue luce in fondo al tunnel per la Ryder Cup in Italia. Il board degli organizzatori si fida ancora del nostro Paese e non ha fissato alcun ultimatum per la fidejussione (che però prima o poi dovrà arrivare). A sbloccare l’empasse e allontanare – per ora – la figuraccia mondiale è stata una lettera del ministro Lotti datata 11 febbraio dove si rassicura la società che gestisce la Ryder Cup.

CHASKA – Alessandro Del Piero e le sue scarpe “patriottiche” alla 2016 Ryder Cup Celebrity Matches all’Hazeltine National Golf Club (foto Afp)

Quasi a stretto giro di posta, gli organizzatori hanno risposto con un’altra lettera al Ministero mettendo nero su bianco il venir meno dell’esigenza della fidejussione da 97 milioni entro il 28 febbraio. Un’attestazione di fiducia nell’esecutivo che dovrà in ogni caso venir ricambiata con un atto concreto da parte italiana.

Ryder Cup fuori dal MilleProroghe

“Mi sembra una cosa di buonsenso, cosa che per altro è stata richiesta da parte dell’esecutivo. Tutto questo non fa che confermare il mio ottimismo” ha detto a caldo il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “La lettera attesta che da parte loro non c’è stata l’indispensabilità di chiudere la vicenda oggi. Si concede un tempo non definito, ragionevole, per completare l’iter formale”, ha aggiunto.

[bctt tweet=”#RyderCup, salta l’ultimatum per la fidejussione ma la garanzia prima o poi dovrà arrivare #golf” username=”golftgcom”]

In ogni modo prima o poi quella garanzia dovrà saltare fuori. E’ una questione di correttezza, di “spirit of the game”. Adesso si punta a chiudere la questione in tempi comunque brevi. Il provvedimento difficilmente verrà inserito nel ‘Milleproroghe’.

 

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