Nei giorni scorsi è arrivata in redazione questa email che offre spunti per riflettere sul servizio pubblico in occasione delle Olimpiadi di Rio.
Concordando pienamente su quanto espresso nell’articolo del 12 agosto, invio la presente che ho trasmesso alla Rai. Un cordiale saluto. – Roberto Fioretti
Spettabile Rai,
mi chiamo Roberto Fioretti, sono residente a Roma e da circa 8 anni sono tesserato Fig e regolarmente praticante del meraviglioso gioco del Golf. La notizia del rientro del golf nel grande spettacolo delle Olimpiadi, mi ha riempito di orgoglio e di gioia.
Finalmente, ho pensato, il degno palcoscenico per una disciplina sportiva così affascinante e così ancora poco conosciuta ed apprezzata nel nostro paese.
Da abbonato Sky, devo sinceramente ammettere di esser rimasto abbastanza sorpreso di apprendere che le olimpiadi fossero di esclusiva Rai, tuttavia devo riconoscere il grande merito di aver organizzato molto bene l’evento, con tre canali in Hd su piattaforma Sky più una applicazione su tablet molto bella ed efficace.
Ma veniamo al golf. In più occasioni ho seguito le dirette del torneo maschile e (attualmente) quello femminile. Francamente non capisco come mai, per un evento così importante, non si sia pensato di organizzare un commento tecnico alla diretta, così com’è stato fatto per tutti gli altri sport della olimpiade. Lasciare la diretta ad un commentatore che si limita a leggere le schede dei singoli giocatori su internet e leggere le indicazioni delle situazioni di gioco dalla grafica, mi sembra alquanto limitativo per apprezzare il gioco.
L’occasione delle olimpiadi doveva essere, mio avviso, la meravigliosa opportunità per far conoscere ed incuriosire tutti coloro che, trovandosi a seguire una diretta, potessero ingolosirsi e desiderare di saperne di più sul golf. L’ennesima occasione persa, direbbero alcuni.
Far sapere al grande pubblico non golfista che un campo da golf di Roma ospiterà nel 2022 il più grande evento mondiale che coinvolge Europa a Stati Uniti, doveva essere sbandierato in lungo e in largo. Far conoscere ad un ragazzo quanta tecnica c’è nel colpire un palla e quanta tattica deve esserci per portare a compimento un giro di 18 buche. Far sapere ad un genitore quali e quanti valori di impegno e autodisciplina possano essere trasmessi ai propri figli su un campo da golf.
Far sapere tutto questo era la grande occasione per il golf italiano per farsi scoprire. Lo slogan Rai per le Olimpiadi ė “lo sport è di tutti”; ma con questo modo di fare purtroppo il golf continua a rimanere uno sport per pochi.