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Open d’Italia 2016, il golf azzurro all’anno I dopo-Ryder-Cup: nulla sarà come prima Montali: serve un campione da raccontare

di Sauro Legramandi
Twitter: @sauro71

Monza caput mundi. Gran premio di F1, 73esimo Open d’Italia di golf e concerto di Ligabue nel giro di tre settimane e tutto nel parco della Villa Reale. Ma per il golf il caput mundi vale doppio: l’edizione 2016 al Milano è l’anno uno d.R.C, ossia dopo la Ryder Cup in Italia. Con l’assegnazione della sfida intercontinentale datata 2022 nulla nel golf di casa nostra può essere e sarà come prima. Non potrebbe essere altrimenti con una Federazione che ha puntato tutto proprio sull’Open come vetrina del movimento azzurro e dell’organizzazione di casa nostra.

Una delle immagini della campagna promozionale

Oltre che puntare strategicamente, Federgolf ci ha messo il carico, un carico da 73 milioni di euro: come da accordi con European Tour, il solo montepremi dell’Open sale da 1,5 a tre milioni di euro quest’anno mentre dal 2017 il jackpot sarà di sette mln. L’Open d’Italia 2017 all’Olgiata sarà la gara più ricca d’Europa. E sarà così fino al 2027. “Metto a tacere i diffidenti: le coperture economiche ci sono tutte” ha ribadito Franco Chimenti.

I cinquantamila spettatori e il successo di immagine dell’Open 2015 a Monza hanno avuto un ruolo importante nella candidatura italiana alla Ryder. E quest’anno le premesse per un bis ci sono tutte: field di primo piano, attività collaterali di rilievo e tanta collaborazione tra autorità, enti locali (la Regione Lombardia ha investito 300mila euro) e addetti ai lavori.

MONZA – I relatori alla conferenza stampa per l’Open d’Italia

Il programma – Al Golf Club Milano si comincia ufficialmente giovedì 15 settembre con il primo tee shot alle 7,30 e si finisce domenica 18 con la premiazione prevista attorno alle ore 16. Antipasto la Che Banca! Pro Am in calendario mercoledì 14.

In mezzo molto, moltissimo: area commerciale a parte, ci sarà il villaggio dello sport CONI mentre maestri PGAI spiegheranno a curiosi e principianti come si impugna un bastone. I più piccoli avranno a disposizione un’area con personale qualificato US Kids Golf Italy, gli appassionati stand per provare attrezzature, per i tifosi tre incontri pubblici con i professionisti in gara che risponderanno alle domande del pubblico. L’ingresso sarà gratuito. Predisposta anche una raccolta fondi per le popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia.

Chi vincerà l’Open 2016? – Si accettano scommesse a giocata multipla. L’anno scorso Martin Kaymer iniziò il quarto e ultimo giro da vincitore in pectore e finì secondo dietro lo svedese Rikard Karlberg. Quest’anno in gara ci sono 156 giocatori. Dopo 17 anni in Italia c’è il vincitore del Masters in carica, ossia Danny Willett (n.11 al mondo, il più alto nel ranking in gara a Monza) mentre ritorna a gareggiare sul green di casa nostra Lee Westwood dove mancava dal 2000: oltre a loro al via altri quattro vincitori di Race to Dubai o major (Kaymer, Karlsson, Harrington e Yang) e sette convocati alla Ryder Cup di fine mese. Immancabile Miguel Angel Jimenez. “Noi non paghiamo l’ingaggio ai giocatori” ribadiscono dal comitato organizzatori



Gli italiani
 – “E’ importante che il nostro Paese abbia presto un campione, un personaggio, una storia da raccontare”. L’auspicio è di Gian Paolo Montali, dg del progetto Ryder Cup. Per decollare al nostro sport serve un Valentino Rossi, un Alberto Tomba o una Federica Pellegrini. Anche se un certo Costantino Rocca ne avrebbe da raccontare di storie…

In gara a Monza i due Molinari, Manassero, Paratore, Bertasio, Crespi, Tadini, Gagli, Ravano, Laporta e Delpodio. Spazio a cinque dilettanti: Jacopo Vecchi Fossa, Federico Zucchetti, Lorenzo Scalise (che l’anno scorso fece benissimo), Andrea Saracino e Michele Cea.

Che sia di uno di loro la storia di cui il golf azzurro ha tanto bisogno?

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