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Il golf alle Olimpiadi figlio di un dio minore

Quale golf è tornato dalle Olimpiadi dopo i 112 anni di sabbatica assenza? Secondo me un golf figlio di un dio minore, probabilmente inferiore a qualsiasi gara pro che seguiamo settimana dopo settimana. Ammetto di non essere riuscito a seguire buca dopo buca la gara maschile e ho visto ancora meno di quella femminile (il commento tv non incentivava…) ma mi resta l’impressione che il golf olimpico sia strano, fuori da ogni schema: troppo freddo, con pochi brividi e agonismo in quantità ridotte.

(From L to R) New Zealand's Lydia Ko with silver, South Korea's Park Inbee with her gold medal, China's Feng Shanshan with Bronze pose on the podium of the Women's individual stroke play at the Olympic Golf course during the Rio 2016 Olympic Games in Rio de Janeiro on August 20, 2016. / AFP PHOTO / Jim WATSON

RIO – Da sinistra a destra Lydia Ko, Park e Feng Shanshan (foto Afp)

Probabilmente mi sbaglio ma sia la formula che le defezioni dei leader del world ranking hanno contribuito a rendere Rio2016 una gara grigia, nonostante i look multicolor dei vari team.

Per fortuna che di grosse sorprese in gara non ce ne sono state. Hanno vinto Justin Rose e Inbee Park, nomi di assoluto spicco nel panorama internazionale. Pensate se a spuntarla ci fosse stato uno sconosciuto, un carneade qualificatosi per la rinuncia di tre o quattro connazionali.  Impalpabile, a livello di risultati, il passaggio olimpico degli azzurri. (s.l)

RIO – Justin Rose festeggia la medaglia d’oro appena conquistata (Foto Afp)

Per chi fosse stato in vacanza ecco come sono finite le gare a Rio.

In campo maschile oro a Justin Rose (268 – 67 69 65 67, -16), argento a Stenson (270, -14) e bronzo a Kuchar (271, -13). L’inglese ha vinto grazie a un birdie sull’ultima buca dopo un avvincente testa a testa con lo svedese. Matteo Manassero ha chiusto 27° con 282 (69 73 71 69, -2), e Nino Bertasio, 30° con 283 (72 72 71 68, -1).

La coreana Inbee Park (268 – 66 66 70 66, -16), n.5 mondiale, ha dominato nel torneo femminile. Lydia Ko (273, -11), leader mondiale, ha strappato con un birdie in extremis l’argento alla cinese Shanshan Feng (274, -10) lasciandole il bronzo. Le azzurre sono rimaste in bassa classifica dove Giulia Molinaro, 53ª con 300 colpi (78 78 74 70, +16) ha preceduto Giulia Sergas, 55ª con 302 (77 74 77 74, +18).

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