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Olimpiadi, anche Rory McIlroy rinuncia per paura del virus Zika?

di Sauro Legramandi – @Sauro71

A poco più di due mesi dal primo tee shot, Rory McIlroy esce allo scoperto. L’irlandese, numero tre al mondo, ammette pubblicamente di valutare se partecipare o meno alle Olimpiadi di Rio. Lo fa dopo aver vinto la sua prima gara dell’anno (l’Irish Open) manifestazione promossa dalla sua fondazione (la Rory Foundation) e nella sua Irlanda.

Rory McIlroy con la fidanzata Erica Stoll

Proprio l’Irlanda rischia di perdere una potenziale medaglia olimpica, lasciando tutto il peso su Shane Lowry (numero 35 al mondo). Rory ha candidamente dichiarato alla BBC di aver paura di Zika, virus famigerato e trasmissibile tramite rapporti sessuali. “Nel giro di un paio d’anni io e la mia fidanzata Erica Stoll vorremmo metter su famiglia – ha detto dopo la vittoria all’Irish Open –. Non voglio che nulla comprometta questa scelta. Se si giocasse oggi non vedrei l’ora di partire. Mercoledì mi sottoporrò alla terapia cosi sarò eventualmente immune. Ma ho letto molto in questi giorni su Zika e diversi articoli dicono che la situazione potrebbe peggiorare. Voglio ancora monitorare la situazione”.

Sia ben chiaro che da un punto di vista umano, il dubbio di Rory ed Erica è ineccepibile: vogliamo un figlio, niente e nessuno deve mettere a rischio il nostro sogno. Figuriamoci una medaglia d’oro o una zanzara.

Sportivamente parlando…

McIlroy rischia di aggiungersi a un manipolo sempre più folto di professionisti che diserteranno i Giochi Olimpici di agosto in Brasile. Se così fosse, si tratterebbe di un vuoto incolmabile. Il 27enne di Holywood è il numero tre al mondo, è di gran lunga il più forte giocatore europeo da almeno tre anni e ha milioni di sostenitori in tutti i continenti diversamente dall’australiano Jason Day (n.1 al mondo) e da Jordan Spieth (monotematicamente concentrato sul PGA Tour). McIlroy attrae fans, sponsor e luci della ribalta. Un suo no grazie a Rio2016 farebbe male ai Giochi e malissimo al golf. Rio ne risentirebbe molto per ovvie ragioni mediatiche. Il golf ne risentirebbe moltissimo perché tornerebbe a un’Olimpiade dopo 112 anni  senza i suoi giocatori migliori. Con queste premesse, non è detto che il golf sia confermato tra le discipline di Tokyo 2020.

Rory McIlroy (foto Afp)

Come se non bastasse, è necessario ricordare che fino ad oggi McIlroy non aveva mai dimostrato alcuna incertezza sul fatto di indossare o meno la casacca verde della sua nazionale a Rio (seppure priva del marchio del suo sponsor tecnico). “Se uno come lui si ritira forse non ci hanno detto tutto su Zika” sarà il tam tam tra potenziali atleti olimpici, addetti ai lavori e/o semplici spettatori. Come dar loro torto?

 

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