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Augusta Masters, Spieth è sempre in vetta Ma arriva McIlroy: ho trovato il bonus…

Nonostante il vento, Jordan Spieth mantiene la leadership ad Augusta con 140 colpi (66 74, -4). Dietro di lui in gran rimonta un certo McIlroy che si è portato dal nono al secondo posto con 141 (70 71, -3). Fatica il numero uno mondiale, Jason Day, 15° con 145 (+1).

Sono in corsa ancora in tanti, a iniziare da Scott Piercy e da Danny Lee, terzi con 142 (-2), per proseguire con Brandt Snedeker, Soren Kjeldsen e Hideki Matsuyama quinti con 143 (-1). Hanno chances anche i classificati all’ottavo posto con 144 (par): Dustin Johnson, Daniel Berger, Sergio Garcia, Danny Willett, Shane Lowry, Kiradech Aphibarnrat e il dilettante Bryson DeChambeau, vincitore dell’US Amateur, che sull’ultima buca ha perso la seconda posizione per un triplo bogey da inesperienza (72, par).

AUGUSTA – Rory McIlroy “studia” il vento sulla buca 4 (Foto Afp)

I delusi – Hanno ceduto Paul Casey e Justin Rose, 23.i con 146 (+4) dopo un 77 (+5) realizzato da entrambi, e dovrà rassegnarsi a subire la tradizione negativa del “Par 3 Contest” Jimmy Walker. Fuori dai giochi Bubba Watson (campione uscente), ultimo dei 57 rimasti in gara con 150 (+6).

Hanno lasciato la compagnia Phil Mickelson, 58° con 151 (+7), il sudafricano Charl Schwartzel, Zach Johnson e Tom Watson, 66 anni e applaudito per tutto il percorso, 63.i con 152 (+8), il deludentissimo Rickie Fowler, Jason Dufner, il sudafricano Ernie Els, il nordirlandese Graeme McDowell e il fijiano Vijay Singh, 69.i con 153 (+9).

AUGUSTA . L’amateur Bryson DeChambeau sulla 18 (Foto Afp)

Rory McIlroy ha firmato lo score più basso insieme a Dustin Johnson, a Daniel Berger e a Troy Merritt (stessa posizione di Jason Day). Una prodezza se pensiamo che solo in dodici hanno ottenuto il 72 del par, mentre gli altri 73 contendenti sono andati sopra e molti anche abbondantemente. Il nordirlandese ha recuperato tre colpi a Spieth con parecchia sofferenza in avvio (due birdie, un doppio bogey e un bogey in sequenza dalla 2ª alla 5ª buca) e con un bel recupero nel finale con tre birdie nelle ultime sei buche dopo un altro bogey.

“Posizione ideale per il weekend” – “I punteggi sono abbastanza eloquenti – il commento di Rory  – per sottolineare le difficoltà odierne. Superate le prime nove buche con qualche danno, ma relativo se penso ai problemi che hanno creato, mi sono detto che avrei dovuto procedere pensando solo a salvare il par e a sfruttare i par cinque. Sono stato in grado di farlo e poi ho chiuso con un gran putt alla buca 16. Quello è stato un autentico bonus. Sono veramente contento perché mi trovo nella posizione ideale per affrontare gli ultimi due giri”.

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