Via i calzoni lunghi dall’European Tour: la Commissione sportiva ha autorizzato l’uso degli shorts in campo pratica, nel giro di prova e nelle Pro-Am. Chi gioca a golf capisce quanto sia rivoluzionario il meccanismo che si mette in atto con questa decisione. Si tratta di un colpo ben assestato all’etichetta che contraddistingue il golf, l’insieme di regole e consuetudini che da un lato ne accrescono il fascino ma dall’altro rappresentano una barriera per chi vuole avvicinarsi.
A fare da apripista è stato Darren Clarke, capitano di Ryder, che ha chiesto e ottenuto che i giocatori della selezione europea potessero indossare pantaloni corti negli allenamenti dell’EurAsia Cup. Decisivi il caldo asfissiante e l’alto tasso di umidità di Kuala Lumpur.
Ora i giudici di gara si consulteranno con i promotori locali dei tornei per assicurarsi che il new look sul green non offenda nessuno. Occhi puntati su cosa faranno sul PGA Tour.
C’E’ CHI DICE SI’ – Premesso che molti, moltissimi, giocatori come noi usano da tempo gli shorts (nei circoli dove non storcono il naso), la rivoluzione è per i professionisti. Entusiasta Dodo Molinari che su Twitter ha commentato con grande enfasi. “Il golf -scrive – apparirà sempre di più come uno sport moderno!”. Sulla stessa linea Ian Poulter: “Siamo nel 2016, non nel 1990. Bisogna sbarazzarsi delle vecchie regole soffocanti che tengono il golf ancorato al passato”.
“Mi piacerebbe vedere la stessa cosa nel PGA Tour. Non ho sentito una sola persona lamentarsi per questo” ha fatto sapere Jordan Spieth, numero uno del mondo. Dello stesso parere Rory McIlroy: “Perché no? Dipende se è comodo o no indossarli. Non credo che tolga nulla alla tradizione del gioco, all’etichetta o al look dei giocatori”.
C’E’ CHI DICE NO – “In campo con gli shorts? Non voglio fare il vecchio, ma non penso sia una cosa bella né giusta – ha detto Costantino Rocca -. Fino a qualche anno fa nemmeno i caddie potevano indossarli, ora anche i giocatori… non siamo mica il calcio. E non lo dico perché ho le gambe corte e non faccio una bella figura. Semplicemente, non mi sembra una cosa giusta”, precisa. “Per carità – aggiunge -, ora i giocatori sono tutti giovani, belli e muscolosi. Non ci sono molti vecch’ in giro. Non voglio andare contro la nuova era e contro i giovani. Penso che certe tradizioni debbano essere mantenute. E’ come nel tennis: se a Wimbledon indossi qualcosa che non va, non giochi. Punto e basta”.
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