Open Disabili, a Miglianico vince Bjorkman

Spesso la domanda sorge legittima: quale linea sottile divide un atleta normodotato da uno disabile? A chi ha assistito al 15esimo Open Disabili di Miglianico (Chieti) quella linea appare quasi invisibile. A spuntarla, nel netto e nel lordo, è stato lo svedese Joakim Bjorkman, un golfista che potrebbe tranquillamente giocare con i professionisti “normalmente abili”. Se Bjorkman è un idolo in Svezia, stessa cosa si può dire per il romano Pier Federico Rocchetti, impostosi come campione italiano disabili.

Bjorkman e Rocchetti sugli scudi al circolo di Miglianico, quindi, ma più in generale sono stati due giorni di eccezionale spettacolo sportivo e sociale, con golfisti provenienti da tutta Italia e da Spagna, Svezia, Finlandia, Francia, Inghilterra.

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OLTRE AL GOLF – Nell’ambito della competizione sportiva, i vertici del Miglianico hanno anche allestito un convegno dal tema “Diverse abilità nello sport e nel turismo“, cui hanno partecipato autorità politiche e sportive, compresi esponenti di spicco della Fig. A proposito di federazione, al termine della manifestazione, il commissario tecnico della nazionale di golf disabili – Massimo Mannelli – ha comunicato l’elenco degli atleti convocati ufficialmente per il prossimo campionato europeo (a Malaga, fine ottobre): Pier Federico Rocchetti, Paolo Vernassa, Angelo Casu, Miguel Terzi. Continua a leggere

Spieth vince la Fedex, torna n.1 al mondo Incassa 11 milioni di dollari in un weekend

Quattro titoli e 11 milioni di dollari in un colpo solo. E’ un settembre indimenticabile per il 22enne Jordan Spieth che ad Atlanta in Georgia, ha vinto il Tour Championship, ultima gara della stagione americana, conquistato la FedEx Cup (primo premio 10 mln di dollari), conquistato il primo posto assoluto nell’ordine di merito Usa, tornando numero uno mondiale.

Jordan Spieth alza i due trofei che gli hanno fruttato in totale più di 11 mln di dollari (foto Afp)

Nel quarto e ultimo torneo di playoff di FedEx, Spieth ha preso il comando nel terzo turno, sorpassando Henrik Stenson, protagonista nei primi due giri. Ha poi condotto il quarto tenendo sempre a distanza di sicurezza i rivali e, in particolare, lo svedese, che è stato in partita fino alle ultime buche, dove ha ceduto vistosamente. Decimo il numero uno del ranking per una settimana Jason Day, più indietro ancora McIlroy.

MOLINARI MANTIENE LA CARTA – Nella graduatoria finale della FedEx Cup, Spieth (3.800 punti) ha preceduto Stenson (p. 2.307), Day (p. 2.290), Fowler (1.838) e Watson (1.680).

Jackpot complessivo per il vincitore di 11.485.000 dollari, inclusi 1.485.000 dollari di prima moneta della gara (montepremi $ 8.250.000).

In stagione Spieth ha guadagnato sul circuito ben 12.030.465 dollari, superando il record stabilito da Vijay Singh ($ 10.905.116) nel 2004. Al 103° posto Francesco Molinari ($ 997.389), che ha conservato la ‘carta’. Continua a leggere

Maestri PGA, Costantino Rocca campione d’Italia

Una settimana dopo il secondo giro in par all’Open d’Italia, Costantino Rocca ha dominato il 18° Campionato Maestri della PGA Italiana, dedicato alla memoria del maestro Renzo Trentin recentemente scomparso e svoltosi al Golf Club Grado. Per il titolo Rocca ha ricevuto 3.000 euro su un montepremi di 19.000 euro.

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Costantino Rocca durante la premiazione (Foto pga.it)


Il bergamasco ha concluso le 36 buche con lo score di 136 colpi (67 69, -8), unico ad aver effettuato entrambi i giri sotto par e avendo realizzato nel primo il parziale più basso del torneo con 67 (-5). In seconda posizione con 143 (-1) Akim Hassan e Luca Beneduce, in quarta con 144 (par) lo statunitense Zeke Martinez, in quinta con 145 (+1) Federico Elli.
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GIOCO A GOLF PERCHE’ / 6

La vita senza golf… è soltanto una vita – di Francesco Warren Mascolo

Gioco a golf perchè quando sono in campo o al driving range la mia mente è libera da tutti i pensieri, quelli brutti quelli belli, tutti….

Una specie di “reset” della mia testa dove l ‘unica cosa a cui penso è mettere la palla in buca, arrivarci nel minor numero di tiri possibile. Le emozioni le gioie le incazzature? No, a quelle non ci pensi affatto, quelle arrivano da sole, in automatico. Un buon draw di quelli come Dio comanda ti fa sentire il Re del mondo, un putter sbagliato da 20 cm ti fa sentire lo scemo del villaggio . E sei Re e sei scemo per almeno 76-78 volte nell’arco di 4 ore o giu di li. E tutto questo è bellissimo.

Sei tu solo, contro il campo si è vero puoi anche giocare contro un avversario, ma è secondario, è sempre contro il campo che giochi. E’ lui quello che devi conquistare, sorvolare i malefici laghetti, evitare gli infausti bunker, pregare con tutte le tue forze  gli dei del vento , della gravita’, del piano inclinato che quel tiro a banana abbia minori conseguenze possibili. E capisci tutto in un millisecondo, dal suono della mazza contro la pallina, non hai mica bisogno di guardare, lo sai gia’lo distingui dal suono…. gli occhi confermeranno quello che l’orecchio ha già capito da un po’.

Dopo McIlroy e Spieth, Jason Day nuovo n.1

Un ricambio così veloce in vetta al World Ranking non lo si vedeva da anni. Una frenesia di numeri uno bruciati in poche settimane: Jason Day da ieri è in vetta alla classifica, subentrando a Rory McIlroy che, a sua volta, si era alternato con Jordan Spieth per una questione di centesimi di punto.

BMW Championship - Jason Day e il figlio Dash

BMW Championship – Jason Day e il figlio Dash

Il balzo decisivo per l’australiano è stata la vittoria (-22) nel BMW Championship, la terza delle quattro gare dei Playoffs che concludono la FedEx Cup e il PGA Tour 2015. Per lui si tratta della quinta vittoria stagionale (un major compreso, US PGA Championship) e la settima in carriera.

Sul percorso del Conway Farms GC (par 71), a Lake Forest nell’Illinois, Day (per lui 1.485.000 dollari) ha lasciato a sei colpi Daniel Berger (268, -16), a sette Scott Piercy (269, -15) e a otto J.B. Holmes, Rickie Fowler e Rory McIlroy.

Impressionanti le condizioni di forma di Day, 28enne du Beaudesert, che sta mostrando un ottimo gioco e con numeri di rilievo. Basta ricordare che ha vinto quattro delle ultime sei gare a cui ha partecipato e che nelle altre due si è classificato 12°.
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Open d’Italia, Lorenzo Scalise “eroe dei due mondi”

Lorenzo Scalise, eroe dei due mondi. Massì, attingiamo pure dalla retorica per la rilevazione dell’Open d’Italia presented by Damiani. L’amateur, tesserato proprio per il Golf Milano, è stato il miglior azzurro nel leaderboard, chiudendo 11esimo nella sua prima uscita sull’European Tour con un giro finale con 8 birdie e 2 bogey (-6).

Lorenzo Scalise

L’home page della pagina dedicata al golf della Tennessee University

Scalise ha chiuso a -16, Kaymer e Karlberg sono andati ai playoff a -19. Bastano questi due numeri per dare l’idea della sua prestazione. La sua gara è stata celebrata dai media e dai social italiani ma anche dalla sua università negli Stati Uniti. Il brianzolo infatti è iscritto alla Tennessee University, a Knoxville.

“E’ stata una settimana molto positiva e con un gran risultato – ha detto a gara finita – Fa piacere ritrovarsi là in alto con campioni come Jimenez. Dal punto di vista tecnico, ho le idee molto chiare su quello su cui devo lavorare. Quanto al futuro, domani (oggi, ndr) torno negli Stati Uniti. Martedì riprendo le lezioni: studierò ancora per due anni e mezzo, poi si vedrà”

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Open d’Italia di golf / Day Three – Una vetta per tre Kaymer ingrana, rallentano gli azzurri

Si chiude col marchio tedesco di Martin Kaymer la terza giornata dell’Open d’Italia presented by Damiani. L’ex numero uno al mondo ha messo a segno un -17 finale con un crescendo da vero campione e un sabato dove ha marcato -7 sullo score. Gli unici a reggere il suo passo sono stati il francese Wattel e lo svedese Fahrbring (già al vertice dopo il secondo giro), entrambi a -17. Continua a leggere

“Grazie di cuore a te Costantino Rocca”

Una manciata d’ore fa Costantino Rocca ha salutato per l’ultima volta il pubblico dell’Open d’Italia. Lo ha fatto a modo suo, con un sorriso che molti conoscono e con parole semplici, semplicissime. Ha ripercorso davanti a microfoni e tv la sua carriera nata quasi per caso e che l’ha trasformato in un uomo conosciuto in tutto il mondo golfistico, ancor prima che un professionista vincente. Poi da uomo semplice, magari dettandolo alla figlia, un tweet con un pensiero anche per questo blog.

Grazie anche per questo, Costantino.

Sauro Legramandi

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