Oddio… visibile fino a un certo punto: sfidiamo qualsiasi lettore a individuare il disegno sul corpo del campione Usa. A chi piace la caccia al tesoro consigliamo di non leggere oltre.
A chi si arrende sveliamo l’arcano: il piccolo tatuaggio è sull’anulare sinistro di Bubba, proprio sul dito dove si porta la fede nuziale. C’è scritto ANGIE, ossia il nome di sua moglie.
Anche sul versante femminile c’è una giocatrice tatuata: si tratta dell’attuale numero uno al mondo, Lydia Ko. L’atleta neozelandese dalle chiare origini coreane ha un tatuaggio sul polso destro: sulla pelle c’è scritto in caratteri romani IV XXVII XIV, vale a dire “April 27, 2014” la data della sua prima vittoria sul LPGA Tour.
Chi ostenta e chi no – Perché tanto “pudore” da parte dei professionisti del golf? Per una lunga serie di motivi. A partire dall’etichetta, ossia quelle regole non sempre scritte che caratterizzano il gioco del golf.
Il look del giocatore è praticamente sempre lo stesso: cambiano i colori (spesso sgargianti) ma non l’accoppiata calzoni lunghi-maglietta maniche corte.
Quindi pelle da disegnare e mostrare ce n’è poca. Poi lo stile: presentarsi in un circolo americano o britannico con una storia decennale sfoggiando magari tre stelle stampate sul collo non sarebbe visto di buon grado.
Da non dimenticare gli sponsor che, per molti giocatori, sono la prima fonte di guadagno.
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