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Jason Millard, la sua onestà diventa notizia “Ho forse fatto un’infrazione”: addio US Open

Jason MillardCosì onesto da non sembrare vero. Così lontano dall’inesistente cultura sportiva italiana che noi – sforzandoci – la liquideremmo frettolosamente come una “storia da libro Cuore”. La storia è quella di Jason Millard, 24enne dilettante nato e cresciuto nel Tennessee. La notizia è che questo sconosciuto golfista ha rinunciato alla qualificazione già nero su bianco per gli US Open 2014. In tv ha detto di “aver forse commesso un’infrazione nel playoff “ a Memphis. Siccome da quelle parti le regole si rispettano, Millard è stato subito squalificato: al suo posto il secondo classificato. Jason è un marziano? Forse. Una brava persona? Senza dubbio.
Da un punto di vista sportivo, Millard fino a sei giorni fa era soltanto uno dei tanti che cercano di entrare in pianta stabile nel grande giro.

Sei giorni fa, il 24enne aveva trasformato il suo sogno in realtà, vincendo per un solo colpo il playoff al North Course del Colonial Country Club. “Ero nel bunker – ha raccontato a Golf Channel – Ho guardato la mia pallina, poi la bandiera. Poi ancora la pallina e ho iniziato lo swing. In quel momento ho avuto la sensazione di toccare la sabbia con la testa del sand iron. Ho quindi colpito e giocato”. Nessuno ha visto niente: né i marshall, né il compagno di gioco, né il Big Brother della tv (l’evento non era coperto da grandi media).

Qualcuno può pensare di farla franca, qualcun altro non ci dorme sopra. Per cinque giorni e per cinque notti Jason gioca e rigioca quella buca. Pensa e ripensa a quella “sensazione di aver toccato la sabbia”. Poi proprio durante il viaggio per Pinehurst prende il coraggio a due mani e avvisa la PGA.

Chiunque abbia fatto l’esame delle regole comprende il peso di quell’infrazione: penalità non dichiarata (regola 34 – 1b) e due colpi di penalità con il secondo qualificato Sam Love promosso vincitore per un colpo. E così andranno le cose: Sam Love all’US Open con i big del golf mondiale e Jason Millard davanti alla tv con birra e telecomando.

Niente US Open, niente sogno avverato, niente svolta nella carriera. Tutto per una sensazione.

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