All’agenzia di stampa internazionale Associated Press (scelta non casuale), il piemontese parla al termine dell’Open d’Italia sul “Marco Simone” vinto dal ventenne danese Nicolai Hojgaard. “Non credo ci siano speranze. Non voglio nemmeno prendere in considerazione una partecipazione nella condizione in cui mi trovo” ha detto Francesco Molinari. Parole da uomo prima e da professionista poi. “Non credo sarei utile alla squadra. Quindi è meglio che ci vada qualcuno più in forma” ha aggiunto.
MOLINARI RE D’EUROPA: LA RYDER A CASA NOSTRA
Nel 2018 Molinari era senza dubbio il giocatore più forte al mondo. Ha stravinto tutto con maturità e professionalità.
L’anno dopo qualcosa si è rotto e, complice la pandemia e un problema alla schiena, non si è ancora aggiustato. Oggi il piemontese è il numero 177 al mondo, con sette tagli non passati su 15 gare giocate nel 2021. Al suo attivo solo tre top ten. Poco per essere in lizza per un posto a fine mese nella squadra che sfiderà il Team Usa.
I Moliwood tornano alla Ryder Cup 2023?”
Ironia della sorte l’addio alla Ryder Cup 2021 di Francesco Molinari è avvenuto dopo aver giocato sul “Marco Simone” con Tommy Fleetwood. L’inglese, grande amico di Chicco, è stato il compagno di team a Le Golf National tre anni fa.
I Moliwood, coppia di fatto del green, fecero il giro del mondo tra cori e gag dei diretti protagonisti. La separazione per cause di forza maggiore avverrà nel Wisconsin ma tutti ci auguriamo che i Moliwood tornino in coppia in campo nel 2023 proprio al “Marco Simone”, sede della prima Ryder Cup in terra italiana. “Speriamo di qualificarci entrambi” si augura Chicco che poi dimostra di apprezzare il percorso di Guidonia Montecelio.
“È un ottimo campo. Ci sono forse un paio di cose da aggiustare leggermente ma è normale per un percorso praticamente tutto nuovo. Un paio di green hanno una pendenza un po’ esagerata, si possono rasare”.
Francesco Molinari “libera” Migliozzi?
Il passo indietro di Chicco toglie una castagna dal fuoco a Padraig Harrington, capitano europeo che deve scegliere tre giocatori da portarsi negli Stati Uniti oltre ai nove che hanno guadagnato il diritto sul campo.
Per assurdo il dietrofront di Molinari potrebbe favorire un altro italiano, ossia Guido Migliozzi. Dando per scontato che Harrington chiamerà due giocatori esperti di Ryder (Poulter, Garcia in pole, poi Rose) resta libero un posto per un debuttante. I nomi che circolano sono Wiesberger, McIntyre e Migliozzi, appunto. Il vicentino non è uscito benissimo dall’Open d’Italia (solo 34esimo) e ora punta tutto sul BMW PGA Championship, a Wentworth del prossimo fine settimana. Poi i giochi saranno davvero fatti.
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