Nel giorno della Festa della Mamma Rory McIlroy ha scelto il miglior regalo possibile per la signora Rosie e la moglie Erica: a nome della piccola Poppie ha vinto il Wells Fargo Championship.
CHARLOTTE Rory McIlroy con la moglie Erica e la figlia Poppy mentre festeggia la vittoria nel Wells Fargo Championship (Foto di Maddie Meyer / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
Il nordirlandese ritrova il successo dopo un digiuno durato diciotto mesi (ultimo sigillo il WGC-HSBC Champions nel novembre 2019).
Per Rory si tratta della terza affermazione in questa gara dopo i successi del 2010 e del 2015. La prima coincise con la prima vittoria in assoluto sul PGA Tour.
Oltre all’assegno da 1.458.000 dollari (su un montepremi di oltre otto milioni), McIlroy mette fieno in cascina: nel ranking mondiale passa dal 15esimo al settimo posto. Per dire della portata di questo avanzamento basti pensare che negli ultimi dodici anni non era mai stato così in basso nella graduatoria come la scorsa settimana. Balzo in avanti in FedEx Cup: da 51esimo a 17esimo.
Le parole di Rory McIlroy
“Dalla mia ultima vittoria è passato un po’ di tempo. Imporsi non è mai facile e questa è una gioia speciale” il commento da Charlotte di McIlroy. Rory, in conferenza stampa, ha preso la distanze ancora una volta da Premier Golf League e Super League Golf (contrariamente a quanto scritto sarebbero due circuiti diversi). Per lui si tratta del 19esimo titolo in carriera (compresi quattro 4 Major e tre WGC) sul PGA Tour. Quasi una vittoria ogni dieci gare giocate (in totale sono 196). Un bottino che gli permette di entrare più nella lista dei migliori di sempre ed emulare Ben Crenshaw, Ernie Els, Doug Ford, Hubert Green, Tom Kite e Bill Mehlhorn.
CHARLOTTE (Foto di Jared C. Tilton / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP).
A Charlotte, il 32enne ha chiuso in 274 colpi (72 66 68 68, -10) e ha superato in volata il messicano Abraham Ancer (275) . Sul percorso del Quail Hollow Club (par 71) ancora un bel risultato per il norvegese Viktor Hovland, terzo (276) con Keith Mitchell.
Quinta piazza (277) per Gary Woodland, sesta (279) per Patrick Reed, Matt Wallace e Luke List. Top 10 per Bryson DeChambeau, nono (280) al pari di Aaron Wise. Indietro Justin Thomas, solo 26esimo (284).
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