In questi giorni a tinte fortemente nerazzurre, mi sia consentito di ripescare il motto di Giampiero Boniperti e rimodellarlo per Cameron Tringale. “Alla Juve vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta”. Cucito addosso al giocatore americano il motto diventerebbe una domanda: “Nel golf vincere è importante ma è l’unica cosa che conta?”.
SAN ANTONIO Cameron Tringale impegnato al Valero Texas Open ad inizio aprile (Foto di Steve DYKES / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
Il punto di domanda apre a una lunga serie di potenziali risposte. Per ridurre le opzioni mettiamo da parte valori e principi alla base del nostro sport. La risposta è molto terrena: Tringale è il golfista più ricco di sempre senza aver mai vinto una sola gara sul PGA Tour.
Quello del 33enne è un bivio al quale (forse) vorremmo tutti trovarci. Per dirla alla Catalano: vincere e diventare milionari o diventare milionari senza vincere?
Tringale, finendo terzo lo scorso weekend al Valspar Championship a Tampa in Florida (vinto da Keegan Bradley) ha incassato 407mila dollari. Un gran bell’assegno che ha portato il suo conto in banca ben oltre i 13 milioni di dollari (13.860.842 per l’esattezza) in undici anni di onorata carriera sul PGA Tour. E quell’aggettivo non è certo una forzatura. In tre occasioni Cameron è arrivato volte secondo (l’ultima volta nel 2015), in questa stagione ha sette top venti nelle ultime dieci gare giocate. In totale nel 2021 ha passato il taglio 13 volte su 17 partenze.
Cameron ha superato nella classifica dei milionari senza vittoria Brian Davis giocando ben 73 gare meno di lui sul circuito.
Cameron Tringale, altri due primati
La passione degli americani per statistiche e classifiche è ben nota. Così sui siti specializzati si scopre per assurdo che Cameron ha guadagnato molto di più in carriera di colleghi che hanno vinto addirittura Major. Tom Watson si è fermato a 11 milioni di dollari, John Daly e Bernhard Langer a oltre dieci milioni. Certo, l’ascesa di Tiger Woods ha fatto impazzire i tesorieri del mondo del golf moderno ma il raffronto tra vincenti e piazzato è quantomeno singolare.
AUGUSTA Bernhard Langer (foto Rob Carr/Getty Images/AFP)
Il diretto interessato ha fatto sapere di non essere a conoscenza della leadership degli incassi e francamente gli credo. Al suo posto baratterei due o tre posizioni di quella graduatoria con un titolo sul PGA Tour. Questo professionista infatti ha un secondo primato. E’ il giocatore in attività con la più lunga serie di gare iniziali (sono 299 oggi) senza un successo.
Il buon momento di forma (è il numero 65 del ranking mondiale, a dicembre 2020 era il 103) e la legge dei grandi numeri sono dalla sua parte.
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