Stefano Mazzoli, secondo successo da pro: suo l’Antognolla Alps Open

Il golf a San Giovanni del Pantano (Perugia) parla ancora italiano: Stefano Mazzoli vince l’Antognolla Alps Open presented by+energia con un totale di 204 colpi (72 71 61, -9).

Stefano Mazzoli (foto Federgolf)

Stefano Mazzoli (foto Federgolf)

Rimonta da incorniciare per il 24enne di Segrate (Milano) che, dopo aver chiuso il secondo round al 41esimo posto (ultimo punteggio per superare il taglio), con un parziale bogey free chiuso in 61 (-10, con otto birdie e un eagle) ha festeggiato la vittoria dopo un play-off a cinque.
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Sergas-Zorzi: “Genitori, fate provare il golf negli Usa ai vostri figli”

Torniamo a parlare di golf negli Usa. Meglio: golf di college negli Usa. Tanti appassionati avranno accarezzato per i propri figli il sogno di un’esperienza di vita all’estero. Un’esperienza fatta di libri, socializzazione e sport. Due icone del golf italiano come Veronica Zorzi e Giulia Sergas hanno aperto la via a viaggi simili. Oggi raccontano di Road to USA, la loro iniziativa rivolta ai giovani golfisti che sognano di giocare e studiare negli States.

Cos’è Road to USA e come nasce questa idea?
Veronica: “Nel luglio del 2019 portai dei miei allievi a fare un viaggio golfistico negli Usa, vicino a Jacksonville, in Florida. La mattina giocavano 18 buche nel World Golf Village e il pomeriggio facevano lezione di inglese e preparazione atletica presso la Bollet School, assieme ad altri atleti. Erano tennisti e nuotatori là per un Summer Camp. La cosa piacque molto: l’idea di studiare ed allenarsi in un ambiente sicuro li ha conquistati. Così, quando tornai parlai a Giulia Sergas e Federica Piovano per provare a sviluppare questo progetto. Da lì divenne Road to USA“. Continua a leggere

Golf influencer, 40 milioni di dollari a colpi di clic (calcolati male)

di Sauro Legramandi
A Ponte Vedra Beach (Florida), base operativa del PGA Tour, vorrebbero che la parola golfer facesse sempre più rima con influencer. Anzi PGA golf influencer. Come scritto nei giorni scorsi, il PGA ha messo a bilancio il Player Impact Program, ossia un gruzzolo di quaranta milioni di dollari da distribuire fra dieci golfisti che, con la loro attività social, promuovano l’immagine del golf e, soprattutto, del circuito Usa.

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La Superlega è la fotocopia della Premier Golf League, eppure…

di Sauro Legramandi
Il battesimo veloce e l’ancora più veloce elogio funebre della Superlega di calcio mi ha fatto tornare in mente un’altra rivoluzione annunciata e, per ora, rimasta sulla carta. Alzi la mano chi si ricorda la Premier Golf League, nata poco più di un anno fa e poi di fatto sparita almeno per noi comuni golfisti.

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