Houston Open, la gara dei grandi ritorni (con vista Masters)

Quest’anno lo Houston Open sarà la gara dei grandi ritorni. Tre big del circuito internazionale ripartono dal Memorial Park Golf Course per prepararsi al meglio in vista dell’inedito Augusta Masters di novembre.

SOUTHAMPTON, BERMUDA Wyndham Clark gioca a favore di pubblico... con mascherina (Foto Gregory Shamus/Getty Images/AFP)

SOUTHAMPTON, BERMUDA Wyndham Clark gioca a favore di pubblico… con mascherina (Foto Gregory Shamus/Getty Images/AFP)

Giovedì il rientro più atteso per noi è quello di Francesco Molinari, seconda gara dopo il lungo stop prima per coronavirus poi per trasloco negli Usa. L’azzurro ha giocato un mese fa lo Shriners Hospitals senza passare il taglio. Adesso ci riprova e lo fa soprattutto in chiave Magnolia Lane la dove un anno e mezzo fa s’interruppe il suo momento d’oro.

Altri pro attesi a Houston sono il numero uno mondiale Dustin Johnson e l’australiano Adam Scott. Entrambi hanno finito la quarantena post-coronavirus. Per due che rientrano un terzo è costretto a fermarsi: Harry Higgs, 28enne di Camden (New Jersey) è risultato positivo  nei controlli della vigilia. Salterà il torneo e dovrà rimanere in quarantena per almeno dieci giorni. Al suo posto subentra Kramer Hickok.

Difende l’unico titolo sul circuito Lanto Griffin, 32enne di Mount Shasta (California) nel cui palmares figurano due vittorie sul Korn Ferry Tour. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

Houston Open con pubblico e tanti big

Oltre ai giocatori torna anche il pubblico: dopo l’antipasto alle isole Bermuda, in Texas saranno ammessi duemila persone al giorno tutti sottoposti al controllo della temperatura corporea, con l’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento sociale. Il PGA Tour spera di tornare alla normalità nei primi mesi del 2021, pandemia permettendo.

E’ la gara che precede il Masters (Augusta National, 12-15 novembre). Quindi Molinari e tutti gli altri in gara avranno sicuramente l’attenzione concentrata sull’evento ma sarà inevitabile che pensino anche ad affinare la condizione in vista dell’ultimo Major stagionale. Buona parte dei big hanno scelto di riposare, ma il field e’ comunque di qualità.

Ci sarà Brooks Koepka. Saranno della partita anche Jordan Spieth (costantemente alla ricerca del suo gioco perduto) e Phil Mickelson, che solitamente non manca quasi mai al torneo precedente al Masters, uno dei pochi giocatori ad aver fatto la doppietta. Avvenne nel 2006, quando prima di indossare la giacca verde si impose nel BellShout Classic. Tra gli altri, da ricordare Sergio Garcia, Hideki Matsuyama, Henrik Stenson, Jason Day e Viktor Hovland.

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