PGA Italiana, Jacopo Vecchi Fossa campione 2019

La Pga Italiana ha un nuovo campione, Jacopo Vecchi Fossa. Ecco il resoconto della gara decisiva.

Alla buca otto dell’ultimo round ad Antognolla (Perugia) il margine di vantaggio era ancora di un colpo. Quel vantaggio era di Jacopo Vecchi Fossa e se l’era portato da leader fin dal primo giro.

Jacopo Vecchi Fossa

Jacopo Vecchi Fossa.

Il titolo era ormai destinato a parlare emiliano, con Luca Cianchetti, 23 anni di Modena, che aveva colmato il ritardo iniziale con un 63 e a metà gara dell’ultimo giro ancora studiava il sorpasso da vicino. Poi un birdie alla 9 di Vecchi Fossa ha allargato il gap. Le buche 16 e 17 (bogey in entrambe) hanno messo fine alle chance di rimonta. 197 (64-65-68) lo score di Jacopo Vecchi Fossa. 201 (67-63-71) quello di Luca Cianchetti (“Ho dovuto fare attenzione all’ultima per non perdere la piazza d’onore” ha detto Luca).

Davvero un bel match, con i due amici da sempre, cresciuti insieme al golf di Modena e nelle fila della nazionale, compagni di squadra o avversari all’occasione. Adesso abitano vicino e ancora condividono trasferte e allenamenti.

Jacopo Vecchi Fossa, 25enne di Reggio Emilia, ripercorre la sua gara. “Dalla buca 12 in poi ho amministrato il vantaggio – dice -. Ho messo la palla in green sempre a meno di cinque metri. In complesso su questo campo ho giocato bene le prime nove. La chiave del successo? Un perfetto gioco dal tee (che mi appartiene) e sotto i cento metri, dove invece ho messo una marcia in più questa settimana. Con la palla a un metro dalla bandiera si evitano putt davvero complicati su green molto mossi”.

Jacopo Vecchi Fossa tra cuore e Challenge

Jacopo Vecchi Fossa

Da sx Vittorio Bersotti (direttore), Francesco Gatti (eventi PGAI), Giulio Castagnara (terzo classificato). Jacopo Vecchi Fossa, Luca Cianchetti (secondo), Filippo Barbè (presidente PGAI), Sergio Marinangeli (+energia), César Burguiere (direttore Antognolla Golf).

Jacopo Vecchi Fossa ha alle spalle due titoli italiani (Foursome e Medal) e cinque stagioni con la maglia azzurra (nell’Austrian Amateur Championship il successo più significativo). Da tre anni è professionista. Proprio nel 2017, all’esordio, ha dovuto affrontare un’operazione a cuore aperto per un problema congenito. Ne è seguito uno stop completo da dicembre a marzo 2018 con una ripresa non facile. Per fortuna è arrivata in aprile la vittoria nel Campionato Nazionale Open

Quest’anno il pro emiliano, che lavora con il maestro Giorgio Grillo, ha giocato undici gare del Challenge Tour. “Ho fatto fatica, non tanto per il gioco ma per le condizioni di vento e pioggia che ho trovato spesso. Direi che l’adattamento a meteo e campi più difficili è la cosa più complicata”, ha commentato.

Nel suo calendario di ottobre le qualifiche di accesso al tour maggiore (il primo livello a Bogogno) e il gran finale dell’Alps Tour a Terre dei Consoli (Vt). Magari, nel mezzo, una wild card per l’Open d’Italia all’Olgiata.

Piena soddisfazione per Filippo Barbè, al suo primo PGAI Championship da presidente. “Una gara combattuta e una location molto bella – ha commentato – al circolo di Antognolla vanno i miei complimenti per aver saputo trasformare il tracciato in pochi mesi, presentandolo in condizioni ottime”.

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