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L’opinione: il futuro del golf? Fuori dal campo da golf

Molti di noi vedono nella creazione di campi da golf pubblici la via principale per dare un futuro al golf. Secondo l’amico Alessandro Dinon servono invece spazi che uniscano il campo pratica e l’intrattenimento, spazi aperti di sera dove divertirsi e sparare palline. Leggi fino in fondo e lascia il tuo commento (s.l.)

di Alessandro Dinon

“Spesso mi soffermo ad analizzare i dati sul movimento del golf al livello mondiale che mi portano a pensare al futuro del golf. Ultimamente mi sono concentrato nel “Rapporto sull’industria del golf del 2018” realizzato dalla National Golf Foundation. Quanto ho appreso dovrebbe far aprire gli occhi a molte persone che lavorano nell’industria del golf.

Va premesso che i dati che seguono si riferisco al mercato statunitense, primo mercato al livello mondiale. Pertanto i numeri devono essere letti con estrema attenzione, dato che tutto parte da lì.

 

Le premesse: i dati chiave del rapporto

Il futuro del golf: Topgolf a Orlando

Nel 2017, ben 23,8 milioni di persone hanno giocato negli Usa in un percorso 18 buche, stesso dato di un anno prima. Altri 8,3 milioni hanno giocato solo fuori da un classico campo da golf, con un aumento del 7% su base annua, con un totale complessivo di circa 32 milioni di statunitensi. Circa il 35% dei nuovi arrivati ​​sono donne ! Il 70% dei nuovi arrivati ​​ha meno di 35 anni. Si stima che 21 milioni di persone giochino regolarmente a golf fuori dal campo. Topgolf è l’area di aggregazione preferita.

 

Il futuro del golf passa da qua?

Alcune delle principali società di gestione di club di golf (ad esempio Troon, ClubCorp) e produttori di attrezzature (Callaway, TaylorMade…) hanno capito molto presto il potenziale commerciale di luoghi di intrattenimento da golf fuori dal campo.

 

Topgolf

Topgolf ha 38 centri negli Stati Uniti e tre nel Regno Unito. Nel 2017 ha firmato un’alleanza strategica con ClubCorp: i 430.000 membri di ClubCorp potranno usufruire delle offerte speciali di Topgolf.

Topgolf a Orlando

In quell’anno Topgolf ha avuto 13 milioni di visite, complessivamente una media di oltre 35.000 al giorno. PGA Tour, PGA of America e LPGA hanno partnership promozionali in essere con Topgolf. Anche Mastercard ne ha riconosciuto il potenziale. Secondo Topgolf  circa il 51% dei suoi clienti non è golfista, il 27% è giocatore occasionali e il 14% giocatore moderati.
Per saperne di più clicca qua.

 

4ORE! Golf – supportato da Troon

Fiore all’occhiello è un campo da 16mila metri quadrati circa con impianto di intrattenimento con posti a sedere per 150 ospiti, situato a Lubbock, in Texas.

Uno scenario da futuro del golf: Lubbock, in Texas.

Fornisce un mix di golf, cibo e divertimento per tutta la famiglia. Giocatori di tutte le età e livelli di abilità possono giocare da uno dei 60 tee box climatizzati che possono ospitare fino a sei giocatori alla volta.
Per saperne di più clicca qua.

 

BigShots – supportato da ClubCorp

In realtà questa è una joint venture tra le due società: ClubCorp ha in programma di introdurre la tecnologia BigShots Golf per i consumatori attraverso i luoghi di intrattenimento all’avanguardia di BigShots Golf e i simulatori indoor, un’esperienza di gioco simulata digitalmente.

Un centro di BigShots

BigShots Golf vanta il rilevamento radar Doppler per le simulazioni di giochi e campi da golf. Per saperne di più clicca qua.

 

Drive Shack – supportato da TaylorMade

La prima sede Drive Shack è stata inaugurata nel marzo 2018. Si tratta  di 18.000 metri quadrati, un complesso di intrattenimento golfistico a tre piani, coperto/scoperto per tutte le stagioni con 90 postazioni.

Ci sono poi una sala giochi gratuita con giochi classici come shuffleboard, skeeball e Pac-Man, un ristorante e bar con servizio completo, una sala all’aperto e tre sale riunioni completamente attrezzate. Ha in programma di sviluppare sedi in tutti gli Stati Uniti.

Come ho detto sopra, non solo le società di gestione dei club di golf, ma i produttori di attrezzature da golf hanno trovato interessanti i luoghi di intrattenimento di golf sopra citati. Per saperne di più clicca qua.

 

Fungolf

Anche la Francia si appresta a sviluppare questo concetto, il compito spetta a Fungolf. Obiettivo? Prendere di mira i non golfisti, credendo nel golf urbano perché richiede meno tempo e può essere un luogo ideale per eventi divertenti.
L’obiettivo di Fungolf è quello di raggiungere tutti i pubblici in Francia indipendentemente dalla loro età, sesso, stato civile, golfisti, non golfisti, ecc. Il progetto prevede di costruire 15 sedi in città come Nizza, Bordeaux, Marsiglia, Lione e Parigi. Per saperne di più clicca qua.

 

Il futuro del golf tra sport e intrattenimento

Questo dovrebbe far riflettere a chi pensa che il futuro del golf sia il campo pubblico, concetto anacronistico ormai. Il futuro prima di tutto passa per il campo pratica, strutturato in modo da offrire al giocatore e non, la possibilità di divertirsi anche stando fermo su di una postazione, ma avendo più chance di gioco, Non solo sparare palline.

Il futuro del golf sono campi pratica aperti fino alla mezzanotte, con area gioco corto, putting green di ultima generazione (coperto durante l’inverno), simulatori e –  ovviamente – un’offerta di intrattenimento e divertimento. I circoli devono investire nel creare intrattenimento fuori dal contesto delle classiche gare a 9 o 18 buche, attirando nuovo pubblico”


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Le mail dei lettori

Geoff: “Concordo pienamente”
Buongiorno, sono Geoff Vitters, olandese in Italia da 27 anni e giocatore mediocre di golf, hcp 19 e malato cronico di questo sport. Concordo pienamente con la visione descritta. Causa mancanza di tempo, per fare 18 buche ci vuole una giornata intera, se il campo è lontano ci parte pure un weekend. Il meteo spesso ci impedisce di giocare sul campo vicino, vuoi per le chiusure stagionali, le condizioni del proprio campo o semplicemente per il brutto tempo.

Un aspetto fondamentale rimane sempre quello economico ma last but certamente not least, le nuove regole (hcp 54) hanno fatto si che alcuni campi e gare siano spesso overbooked. Addirittura i soci non trovano posto in una gara del proprio circolo quando per ovvie ragioni viene data la preferenza a giocatori “da fuori” paganti, piuttosto che ai propri soci che porterebbe soltanto la quota d’iscrizione. Tanto la quota del membership è già stata incassata…
A voi è noto qualche iniziativa in Italia per questo tipo di progetto ? Grazie per un vostro apprezzato riscontro.

Samuele T. : “C’è un franchiser in Italia?”
Buongiorno,sarei interessato a sapere se vi fossero ad oggi in Italia dei franchiser ai quali rivolgersi. Rappresento un’immobiliare che sarebbe interessata ad avere dei business plan delle attività citate nell’articolo avendo terreni ed aree che sarebbero ideali per questi campi pratica.


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