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Regole del golf: asta dentro la buca oppure no?

Primo fine settimana dell’anno e, meteo permettendo, per molti sarà l’occasione per ritornare su un campo da golf. Per molti sarà la prima volta con le nuove regole, quelle scritte e riscritte per anni ed entrate in vigore martedì 1 gennaio 2019. Le novità sono mirate ad accorciare i tempi e rendere il golf uno sport ancora più appetibile a neofiti, media e sponsor. Tra le tante modifiche apportate da R&A e USGA una mette i giocatori davanti al bivio: lasciare l’asta dentro la buca o no?

ROCHESTER Un Tiger Woods d'annata putta col suo caddie dell'epoca Joe LaCava che custodisce l'asta dentro la buca nell'edizione 2013 del PGA Championship (foto Rob Carr/Getty Images/AFP).

ROCHESTER Un Tiger Woods d’annata putta col caddie Joe LaCava nell’edizione 2013 del PGA Championship (foto Rob Carr/Getty Images/AFP).

La domanda potrà apparire alquanto marzulliana ma per chi gioca non lo è affatto. Dal primo gennaio infatti non è più obbligatorio rimuovere l’asta della bandiera dalla buca anche se si putta da cinque centimetri. In precedenza lasciava l’asta dentro la buca veniva sanzionato con due colpi di penalità.

Adesso invece liberi tutti: l’asta può essere lasciata al suo posto oppure custodita oppure levata come si faceva prima. Il tutto a discrezione di giocatore. Tu, proprio tu che sei arrivato fin qua a leggere questo post, hai deciso quale scelta fare? Sei un tradizionalista oppure propenso alla novità? Pensi di imbucare di precisione oppure non disdegni un aiutino dall’asta?

L’asta dentro la buca: DeChambeau dice sì

Magari per noi comuni mortali la scelta può valere una virgola o un giro di birre in clubhouse a gara persa. Per un professionista invece un colpo in più o i meno vale un major, un piazzamento o il passaggio o meno di un taglio in una gara del PGA o dell’European Tour. Quindi decidere se tenere l’asta dentro la buca è più che mai fondamentale.

AUGUSTA Bryson DeChambeau, all’epoca amateur, al 2016 Masters Tournament (foto di Andrew Redington/Getty Images/AFP).

Chi ha le idee chiare è Bryson DeChambeau: il professionista statunitense ha dichiarato da subito che avrebbe giocato con l’asta al suo posto. Bryson è considerato un giocatore controcorrente con un soprannome Mad Scientist che la dice lunga sulla sua intelligenza applicata al gioco del golf. In tempi non sospetti DeChambeau aveva spiegato come si sarebbe comportato: quando l’asta sarà fatta di fibra di vetro lui la lascerà al suo posto e la userà come mirino. In una gara dove l’asta sarà in metallo invece, Bryson opterà per il vecchio stile: via l’asta e buca scoperta.

La differenza sta nella forza che la pallina riceve dopo l’impatto: la fibra attutisce e rilascia, il metallo fa rimbalzare. Nel primo caso, la buca sarà teoricamente allargata. E siccome Bryson DeChambeau è uno di parola si è già comportato di conseguenza, lasciando l’asta al suo posto in diverse buche durante il Sentry Tournament, prima gara del PGA Tour nell’anno 2019.

E i comuni mortali, ossia gli amateur?

Ragionamenti che possono fare, come detto, professionisti che si giocano migliaia di dollari e magari una carriera con un solo colpo. Ma a livello amatoriale come cambiano le cose? Non immagino miriadi di giocatori che, al momento del ritiro dello score, chiedono in segreteria: “Scusi, l’asta della bandiera è in fibra di vetro o metallo?”.

Anche perché il problema principale nel mondo amateur non è la sostanza della bandiera ma la “forma”. Come viene spesso lasciata la bandiera? Perfettamente dritta oppure in equilibrio precario, incazzati magari dopo aver buttato al vento un par? Sarà accaduta a tutti una situazione simile, con l’asta pendente come la torre di Pisa e appoggiata su un lato della buca, rovinandone il bordo. Oggi in tal caso è possibile rimettere a posto l’asta e quindi procedere al putt. Ma prima bisogna accorgersene e per sistemarla si perde del tempo. E siamo daccapo.

Quindi: lasciare l’asta dentro la buca o no?

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