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Silvia Audisio: “Alessia, Charlotte e Sebastiano: il golf lombardo che cresce e vince”

Una boccata d’ossigeno arriva dal golf lombardo. Silvia Audisio mercoledì 22 novembre 2017 ha raccontato nel dorso locale de “La Gazzetta dello Sport” le storie di Alessia Nobilio, Charlotte Cattaneo e Sebastiano Frau. Sono loro il futuro di questo sport. Con il permesso dell’autrice, ripropongo in versione integrale l’articolo.

di Silvia Audisio

Alessia, Charlotte e Sebastiano: il golf lombardo che cresce e vince

Il pressing delle ultime gare importanti e poi la stagione sembrava conclusa. A fine settembre Alessia Nobilio torna dal Canada con il secondo posto nel World Junior Girls Championship, alla pari con la coreana Seo­yun Know, 9 colpi sotto il par del campo e un gran recupero nelle ultime nove buche. Fatale il playoff: «Mentre la mia avversaria ha continuato a giocare per lo spareggio a squadre, io mi sono fermata mezz’ora potendo fare solo qualche swing al chiuso per la pioggia e il vento, forse ho perso un po’ di ritmo e concentrazione, ma sono felice della mia prova», ha raccontato. Poi volava a Parigi dove, sullo storico tracciato del Golf de Morfontaine, difendeva il titolo di regina di Francia, quello degli Internazionali che portano il nome di Cecile de Rothschild. Era stata la sua vittoria individuale più prestigiosa e sfiora la doppietta. In testa con 8 colpi sotto il par dopo tre giri, deve inchinarsi nell’ultimo a un -­8 di giornata della danese Puk Lyng Thomsen.

A SQUADRE E non basta: runner up negli Internazionali di
Spagna prima della vittoria back­to­back nello Junior of Belgium. Quindi i successi a squadre: secondo scudetto under 18 per l’Ambrosiano con Clara Manzalini e Maeve Rossi (entrambe lombarde della nazionale), lo Junior Vagliano Trophy e l’onore di essere chiamata a rappresentare l’Europa contro gli Usa nella Junior Solheim Cup. Emozioni grandissime per una chicca inattesa: giocare con Sergio Garcia la pro am dell’Open d’Italia. Al Golf Milano hanno camminato fianco a fianco, letto insieme le linee del putt, parlato e giocato alla grande con Alessia che centra la buca 12 in un colpo solo (un ferro 9 da 109 metri). «Sergio mi ha dato un bacio e abbiamo firmato insieme la pallina. Bellissimo».

RANKING Ma come si fa a essere prima nell’ordine di merito italiano, seconda in quello europeo e 35a nel ranking mondiale a soli 16 anni? Talento, dedizione, lavoro di squadra e partenza precoce. I primi colpi
all’Ambrosiano (Milano) a 5 anni, a 6 prende l’handicap e le prime lezioni con il pro del circolo Roberto Recchione, a 8 gioca il primo campionato italiano, dai dieci vince tre titoli regionali di fila, a 11 il tricolore under 12. E sempre a 11 anni veste per la prima volta la maglia della Nazionale nel vento scozzese. Preparazione tecnica e atletica si alternano. «Almeno quattro volte alla settimana in campo e due in palestra», dice Alessia, che frequentando il liceo scientifico sportivo pratica anche calcio, canottaggio e scherma. Obiettivi? «Entrare nelle prime 25 al mondo per giocare di diritto lo Us Amateur 2018, quindi l’università negli Usa e il sogno di vincere un torneo del tour americano».

CHARLOTTE
Altra realtà lombarda made in Monza è Charlotte Cattaneo, 13 anni e 5 di golf. Spesi bene se nel 2016 ha vinto il campionato italiano under 12 e lo scorso agosto è riuscita a imporsi in Europa vincendo l’English Girls Under 14 con uno score sotto par nel giro finale. «Una sorpresa, perché quando ho terminato due avversarie avevano lo stesso risultato ma alcune buche ancora da giocare; non hanno finito come dovevano e ho vinto io», racconta Charlotte. Soprannome Charley, come la proette inglese Hull a cui si ispira, oltre al campione australiano Jason Day («Soprattutto per la routine e la capacità di concentrazione»). Una lunga chioma di capelli rossi, facile ad arrabbiarsi in campo ma anche a ritrovare la calma, Charlotte gioca da tre anni al Golf Milano, quattro allenamenti alla settimana con il maestro Roberto Zappa. Un buon gioco in tutti i reparti con un feeling particolare intorno al green e dal bunker, buoni margini di miglioramento nel putt e un po’ di potenza da acquisire («180 metri con il drive non bastano!»).

SEBA Un metro e novanta per 250 metri di lunghezza con il drive. Niente male per un quattordicenne capace di vincere il Loretto Scottish Boys Championship, titolo senza precedenti nella sua breve carriera pur con buoni segnali. Sebastiano Frau gioca da due anni a La Pinetina (Co) con il maestro Giovanni Magni, che dice di lui: «Tira lungo ma anche dritto, e ha parecchia sensibilità nel gioco corto».

Anche Charlotte e Sebastiano sono stati protagonisti all’Open d’Italia, dove hanno difeso i colori della Lombardia (23.374 giocatori di cui 2376 juniores) contro il resto d’Italia in un match formula Ryder Cup, alla presenza dei capitani europei José Maria Olazábal (2012) e Thomas Bjørn (2018) a Parigi.”


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