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Provato per voi: Andermatt Golf, paradiso svizzero a 18 buche

In Svizzera c’è un grande prato verde dove giocano a golf, passeggiano nella natura e coltivano la terra. Quel prato verde è l’Andermatt Golf. O meglio: l’Andermatt Swiss Alps Golf e si trova nella valle di Orsera, appena dopo il tunnel del San Gottardo. E’ un 18 buche di recente inaugurazione (aperto dal 2016) ma di un’attrattiva con pochi eguali. Da queste parti si respira un’aria particolare, fatta di natura e sport sano.

Andermatt Golf

Una vista dall’alto

Sana come l’equa suddivisione dello spazio: il campo da golf sorge in una valle dove convivono green, aziende agricole e sentieri per amanti della natura. Sport, agricoltura e ambiente si amalgamano come da accordo siglato dalla proprietà (il gruppo “Orascom Development Holding” di Sawiris) con le autorità locali. Un accordo che incide su chi gioca a golf: basti pensare che numeri e date di ogni taglio dell’erba sono vincolati per golf, agricoltura e settore ambientale. Il prossimo intervento, ad esempio, è tassativamente già stabilito: il rough verrà tagliato il prossimo 15 luglio. La coabitazione è dettata dalle regole locali: sulle buche 8, 15, 17 e 18 ci sono strade pubbliche e i giocatori devono lasciare il passo a pedoni, ciclisti ed eventuali automezzi.

Andermatt Swiss Alps Golf: i numeri

La struttura dell’Andermatt Golf è di altissimo livello. Si tratta di un percorso su 18 buche, par 72 su 6,6 chilometri che ha già ospitato il campionato della PGA elvetica. Gli ettari complessivi del campo sono 130. L’altitudine della zona supera i 1400 metri: parecchi tee rialzati offrono viste mozzafiato. Gli specchi d’acqua in tutto sono 52. Non spaventatevi comunque: dodici buche sono in gran parte pianeggianti. Le più spettacolari sono le sei sul versante del villaggio di Hospental. Il vento non manca mai e anche lui rende l’atmosfera “scozzese”.

Andermatt Swiss Alps Golf

A disegnare il campo è stato l’architetto Kurt Rossknecht, nome non notissimo nonostante abbia realizzato altri ottanta campi eco-sostenibili tra Svizzera e Germania. “Il nome non è altisonante” spiega a Golfando il direttore Patrick Widmer, arrivato ad Andermatt dopo aver studiato gestione del golf in Canada e Stati Uniti. “Kurt ha lavorato benissimo. Puntiamo sulla qualità e sulla soddisfazione di chi prova una volta il nostro campo. Siamo sicuri che tornerà a giocare qua o ne parlerà bene”.

“Un diamante nelle Alpi, una vera sfida”

Difficile, del resto, non apprezzare un giro su queste diciotto buche. L’unico rumore avvertito è l’acqua delle cascate della montagna. Quando ‘va male’ alle cascate fanno eco i campanacci delle mucche al pascolo. Poi verde e azzurro, azzurro e verde. Non a caso il percorso ha conseguito il titolo di Miglior campo della Svizzera 2016, assegnato da World Golf Awards.

Ogni partenza dell’Andermatt Golf ha cinque battitori differenti. Si va dal nero per i professionisti al rosso, il cui nome (Relax) spiega le intenzioni non eccessivamente bellicose del giocatore. In mezzo il bianco (Champion), il giallo (Challenge) e l’azzurro (Leisure).

La guida cartacea è firmata da André Bossert, professionista svizzero da venti vittorie sul Tour e ora impegnato sul Senior. Secondo lui Andermatt è “un vero diamante nelle Alpi e una vera sfida, soprattutto con il vento”.

Andermatt Swiss Alps Golf

All’Andermatt Golf “non ci sono soci ma clienti”

Andermatt Swiss Alps Golf è un’oasi felice nel turismo golfistico. “Questo campo e questa clubhouse – incalza Patrick Widmer – sono stati concepiti all’interno di un ampio progetto da Samih Sawiris. Non viviamo di vita propria: noi siamo il golf club del Chedi Andermatt e delle altre strutture residenziali costruite e che verranno edificate. Chi vuole può comprare o affittare un appartamento e poi giocare qua. Per questo non siamo un circolo di golf: non abbiamo soci bensì clienti”.

Andermatt Swiss Alps Golf

La differenza è sottile ma allo stesso tempo sostanziale. Niente soci, niente quote annuali, niente gare come le intendiamo noi in Italia. Il cliente invece ha diritto di giocare sempre e viene prima di tutto e tutti. Venire accolti alla reception con sorriso, acqua, frutta e tee mette di buon umore. Allo stesso modo, il cliente viene seguito in partenza: lo starter sulla 1 e sulla 10 detta i tempi (ad intervalli di 12 minuti al mattino, 15 al pomeriggio). In campo un addetto offre acqua e snack. In caso di congestione, la policy non è far superare il team che segue bensì agevolare il gioco del team “lento”.

Non pensate comunque a un golf per pochi o per eletti. Siccome l’unione fa la forza (e non ci sono soci da “strappare” alla concorrenza) ad Andermatt convergono tesserati di altri circoli della valle. Esiste l’etichetta Andermatt Golf Region che raggruppa quattro percorsi: oltre al Swiss Alps ci sono i tre nove buche dei dintorni. Si tratta di Sedrun, di Source du Rhone (dove da una partenza si tira sopra il fiume Reno) e di Realp.

La clubhouse

D’inverno ottimo punto di vista sul campo da golf innevato che diventa pista di sci di fondo. D’estate riparo dal sole e dal vento che non manca praticamente mai. Ma con ogni stagione la clubhouse dell’Andermatt Swiss Alps Golf condivide charme e accoglienza. Costruita dallo svizzero Kurt Aellen, la clubhouse è gestita dalla General Hotel Management, la stessa del Chedi. Il piano superiore in 160 metri quadrati comprende ristorante e lounge. Roba di gran classe.

Andermatt Swiss Alps Golf

Spinto da curiosità e astinenza da golf, ho provato le seconde nove buche nonostante diversi alibi (il mio livello di gioco, la prima volta su questo campo…). Credo di poter consigliare questo percorso. Il campo è impegnativo, sempre sferzato dal vento (puntuale ogni mattino dalle 10.30 in poi) anche se presto s’impara a conviverci. I fairways sono tenuti benissimo, curati nei dettagli. I green larghi ma non troppo. Serve tanta, tantissima precisione. Se in un campo qualsiasi andare nel rough può essere un imprevisto, qua può essere fatale per lo score. L’erba è molto alta: cercare la pallina è un’impresa, trovarla ed uscire indenni ancora di più. Sono convinto che girare ad Andermatt Swiss Alps Golf sia una sfida da provare almeno una volta, un’esperienza tra sport e verde.

Andermatt golf: provate le seconde nove

Ecco il resoconto del giro sulle seconde nove (battitore giallo).

BUCA 10 – par 4 – 345 metri – Fairway molto ampio e ben tenuto, molta acqua sulla sinistra e un torrente coperto dal rough sulla destra. Col primo colpo si dovrebbe arrivare a centro fairway per poi attaccare la buca col secondo ferro. Peccato che la buca sia incastonata tra due bunker e un rough leggermente in salita.

BUCA 11 – Par 4 – 381 metri – Una delle più difficili se non si mette il primo colpo lontano dal rough e non sulla traiettoria dell’acqua sulla destra. Il green è nascosto da due laghetti: per chi riesce, è consigliabile star corti e sperare nell’approccio giusto.

Andermatt Swiss Alps Golf

BUCA 12 – Par 4 – 317 metri – Per un’illusione ottica sembra una buca facile. La trappola è dietro l’angolo però: se con il driver la piazzate facilmente in centro fairway, valutate con attenzione il colpo successivo, quello al green. Davanti avete una collina (partenza della 13) mentre il green (ben in vista) è coperto da un piccolo bunker. Viene naturale mirare la base della collina ma…

BUCA 13 – Par 3 – 120 metri – Dall’alto di questa collina si domina l’intero Swiss Alps Golf. Sembra di essere nel tunnel del vento tanto tira forte. Dopo aver scattato foto o selfie, concentratevi su un par 3 non semplicissimo. Il green è largo ma ben racchiuso dalla collina e tanto rough.

BUCA 14 – Par 5 – 456 metri – Buca lunghissima dove il green è un miraggio per molti, me per primo. La partenza è più in alto del fairway: se si sbaglia il primo colpo conviene non cercare la pallina. Il consiglio del professionista: “Fate volare la pallina”. Vista la conformazione, viene spontaneo giocare sulla destra. Lì però ci sono tre bunker e il fuori limite per un cascinale abitato. La strada da fare prima della buca è davvero tanta.

BUCA 15 – Par 4 – 176 metri – Dal tee di partenza si ammira l’acqua sulla sinistra e s’intravede il green alla fine del dogleg a sinistra. Con due colpi ci si assesta con vista green ma guai ad attaccare: appena oltre il collar c’è il fuori limite (che divide il campo dal greto del torrente).

BUCA 16 – Par 3 – 135 metri – Col pitch si può arrivare benissimo in green nonostante il lungo laghetto alla sua sinistra

BUCA 17 – Par 4 – 399 metri – Per una serie di coincidenze risulta meno difficile del previsto. Col terzo colpo in green se si sopravvive ai tre bunker in centro fairways. Attenzione al passaggio di pedoni proprio sotto la partenza.

BUCA 18 – Par 5 – 438 metri – Il rientro in clubhouse è sudato. Dogleg a sinistra dove, una volta messo il primo colpo nel primo fairway, bisogna guardarsi dal laghetto a sinistra, dai pali della luce e da un rough imperscrutabile. In teoria, col secondo tiro si dovrebbe vedere il green.

Andermatt Swiss Alps Golf

Andermatt golf, quanto costa il green fee

Giocare ad Andermatt ha un prezzo variabile dal giorno e dall’ora in cui si parte. Per le 18 buche con partenza tra le 9 e le 12,48 si pagano 120 franchi svizzeri dal lunedì al giovedì, 140 al venerdì, 160 nel weekend e nei giorni festivi. La partenza dalle 13 scende a 80 franchi dal lunedì al giovedì, 100 il venerdì e 120 il fine settimana. Dalle 15 in poi ci vogliono 80 franchi a prescindere dal giorno.

Le 9 buche seguono la stessa filosofia: partenze mattiniere (9-12,48) da 80 franchi svizzeri (lunedì-giovedì) a 105 nel weekend e nei festivi. Al venerdì servono 95 franchi. Le partenze di primo pomeriggio costano 55 franchi, 65 quelle del venerdì e 80 quelle del fine settimana.

Per 3200 franchi si sottoscrivere un pass stagionale per giocare quando si vuole. Previsti sconti per i soci dei circoli dell’Andermatt Golf Region e per chi ha un appartamento nel complesso alberghiero.

Come arrivare all’Andermatt Golf

Andermatt si trova a due ore di auto da Milano, circa 4,5 ore da Monaco e Stoccarda. L’autostrada da seguire in territorio elvetico è la A2. Dall’aeroporto di Zurigo dista 90 minuti. E’ servita anche dalla linea ferroviaria grazie alle Ferrovie Matterhorn Gotthard (Cervino San Gottardo). Turisticamente è anche sul tragitto della famosa linea ferroviaria Glacier Express per Zermatt-St Moritz. Per saperne di più è sufficiente cliccare qua.

Sauro Legramandi


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