World Cup of golf: vince la Danimarca – Manassero e Molinari sesti

La Danimarca di Soren Kjeldsen e Thorbjorn Olesen ha dominato nella ISPS Handa World Cup of Golf con 268 colpi (72 60 70 66, -20) conquistando per la prima volta il titolo in 58 edizioni dell’evento. L’Italia di Chicco Molinari e Manassero ha ottenuto un bel sesto posto con 274 (71 66 73 64, -14) al termine di una tonica prova e tutta in alta classifica. Ai vincitori un assegno di 1.200.000 dollari su un montepremi di 8.000.000 di dollari.

Soren Kjeldsen (L) and Thorbjorn Olesen (R) of Denmark pose with the trophy after winning the World Cup of Golf on the Kingston Heath course in Melbourne on November 27, 2016. / AFP PHOTO / WILLIAM WEST / --IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE--

MELBOURNE Soren Kjeldsen e Thorbjorn Olesen in posa con il trofeo vinto alla World Cup (foto Afp)

Hanno provato invano a contrastare i danesi gli Stati Uniti, la Francia e la Cina, seconde con 272 (-16), e la stessa Italia, affiancata dal Giappone, protagonisti di una bella rimonta. Non è stata mai in corsa la Svezia, che però con un 62 (-10), miglior score del fourball finale, e il totale di 273 (-15) è salita in quinta posizione, un premio probabilmente superiore ai meriti.

In ottava con 275 (-13) la Spagna, leader dopo un giro e che ha pagato care le disattenzioni nella terza frazione, mentre è riuscita a entrare quanto meno tra le top ten l’Australia (Adam Scott/Marc Leishman), campione uscente, nona con 277 (-11) alla pari con l’Irlanda.

Francesco Molinari, alla settima World Cup consecutiva e Matteo Manassero, alla seconda presenza, hanno offerto una prestazione molto positiva. Sono stati sempre in corsa per il titolo e hanno mancato un piazzamento migliore per una buca sbagliata nel primo turno foursome (un “8” alla buca 12, par 5) e per un avvio molto difficile nel terzo in cui hanno perso tre colpi sulle prime 11 buche. Molto bello il giro finale condotto in 64 (-8) colpi, terzo punteggio giornaliero, con otto birdie e senza sbavature.

LE PAROLE DEI VINCITORI – “E’ stata una settimana assolutamente incredibile – ha detto Kjeldsen – e mi sono veramente divertito. Ho apprezzato il cameratismo con Thorbjorn e sono stato compito dal suo gioco e dal suo atteggiamento che hanno avuto peso sul risultato. Con lui ho compreso, forse per la prima volta, cosa voglia dire essere una squadra”.

IL PALMARES – Nell’albo d’oro della World Cup of Golf figurano 24 successi degli Stati Uniti, cinque di Australia e Sudafrica e quattro della Spagna. L’Italia, oltre al titolo del 2009, ha ottenuto anche un secondo posto con Costantino Rocca e Massimo Florioli in Nuova Zelanda (1998).


TERZO GIORNO Settimo posto provvisorio per l’Italia alla World Cup: i due azzurri hanno girato in 210 colpi (71 66 73, -6) nel foursomes. La Danimarca ha realizzato un 70 (-2), secondo score di giornata, e con un totale di 202 (72 60 70, -14) ha portato a quattro colpi il vantaggio sugli Stati Uniti di Rickie Fowler e Jimmy Walker (206, -10).

World Cup of golf - Matteo Manassero - Francesco Molinari

MELBOURNE – Matteo Manassero e Francesco Molinari nel primo giorno di World Cup of Golf (foto Afp)

La classifica della World Cup of golf si è allungata e, nell’ultimo giro con formula fouballs, potrà contrastare i leader anche la Cina, terza con 207 (-9), mentre sembrano un po’ troppi i sette colpi che debbono recuperare, il Giappone in risalita dopo una falsa partenza, la Francia e la Spagna. La formula, però, facilita le grandi rimonte e, sotto questo aspetto, anche l’Italia potrà giocarsi le sue carte. Hanno guadagnato sette posizioni, 11.i con 212 (-4), l’Australia, campione uscente e il Belgio.
Il gioco di Francesco Molinari e di Matteo Manassero non è stato fluido come nei primi due turni e i due azzurri hanno incontrato parecchie difficoltà nelle prime undici buche in cui sono andati di tre colpi sopra par con quattro bogey a fronte di un solo birdie.
E’ seguita però una bella reazione con birdie alle buche 13 e 14 per un 73 (+1), che comunque ha lasciato loro qualche chance.


SECONDO GIORNO – Risale ancora l’Italia alla World Cup: Chicco e Matteo hanno chiuso in quarta posizione il secondo giro con 137 colpi (71 66, -7), giocato con formula fourballs. Nuova coppia di testa per ora la Danimarca: con un gran giro in 60 (-12) e lo score di 132 (72 60, -12), Kjeldsen e Olesen sono passati volata dalla settima alla prima posizione staccando la Cina, seconda con 135 (-9), e la Spagna  terza con 136 (-8). L’Italia è affiancata dall’Inghilterra, Francia e Stati Uniti.

In alta classifica le squadre favorite, compresa laSvezia, ottava con 138 (-6), agganciata dal Giappone, che ha fatto tre importanti passi avanti. Sono ancora in corsa, ma non hanno il ritmo che si attendeva, la Nuova Zelanda e la Thailandia, decime con 139 (-5).

Probabilmente già emesso il verdetto per i campioni uscenti dell’Australia (Adam Scott/Marc Leishman) che hanno perso ancora terreno e dal 18° posto (142, -2).

Francesco Molinari e Matteo Manassero hanno condotto in par le prime sette buche con un birdie e un bogey in sequenza (3ª e 4ª). A dare la scossa un eagle all’8ª e da quel momento non ci sono state più sbavature. Quattro birdie nel rientro hanno fatto 66 (-6).


PRIMO GIORNO – L’Italia, quinta con 71 (-1) colpi, è stata tra le compagini protagoniste nel giro iniziale della 58ª ISPS Handa World Cup of Golf, sul percorso del Kingston Heath GC (par 72), a Melbourne in Australia. Percorso quasi perfetto degli azzurri rovinato da un 8 alla buca 12 (par 5).

Nella prima delle due sessioni foursomes a cui si alterneranno altre due fourballs, in una giornata segnata dal forte  vento e solo sei team sono scesi sotto par, si sono portate avanti quasi tutte le formazioni più forti : ha preso il comando con 69 (-3) colpi la Spagna di Rafael Cabrera Bello/Jon Rahm, tallonata con 70 (-2) da Stati Uniti, Cina e Francia, mentre l’Italia è affiancata dall’Inghilterra. Ha avuto qualche problema l’Australia, solo 14ª con 74 (+2). La Spagna non vince dal 1984.

Francesco Molinari ha mostrato un buon affiatamento con Matteo Manassero. Gli azzurri hanno tenuto un bel ritmo in 17 delle 18 buche con quattro birdie, ma hanno pagato a caro prezzo una sola sbavatura sotto forma di un “8” alla buca 12, par cinque, perdendo tutti insieme tre colpi. In quel momento l’Italia, con “meno 3”, era in vetta alla pari con i francesi.

 

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