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Donald Trump, il golf diventa un boomerang tra dubbi sul suo handicap, donne e debiti

Nel cammino verso la Casa Bianca Donald Trump ha un ostacolo in più da superare: il golf. La sua immensa passione per questo sport e il business che vi ha costruito attorno rischiano di trasformarsi in un boomerang nella sua corsa ad handicap. Le grane cominciano proprio dal suo handicap di gioco: a settant’anni Trump ha sempre dichiarato di giocare tre di handicap. Per i non addetti l’handicap è il numero di colpi di vantaggio che un giocatore ha a disposizione in una gara a 18 buche: si va dai 54 del principiante agli zero del professionista

ABERDEEN  Donald Trump gioca con Colin Montgomerie il giorno dell’inaugurazione del Trump International Golf Links in Scozia, avvenuta il 10 luglio 2012 dopo quattro anni di lavori (Foto Afp)

Secondo il quotidiano The Guardian tutto è possibile, compreso un livello di gioco così alto: più di un direttore di circolo ha detto che ci sono over 65 che giocano benissimo, anche tre di handicap. Chi ha giocato con Trump però non è di questo parere e avanza il dubbio che si tratti di un’altra boutade più o meno elettorale.

Qualcun altro evidenzia come sia certamente possibile un tre di handicap a 70 anni ma a patto di aver giocato con una regolarità svizzera per decenni. E di recente Trump è impegnato più in comizi che in giri su qualsiasi campo da golf.

I due Donald Trump di ghin.com

Il fact checking della Rete sembrerebbe non risolvere l’affaire: digitando Donald Trump – California su ghin.com, vale a dire il registro di tutti i tesserati della US Golf Association, emerge un handicap 8.4 di un tesserato proprio in uno dei circoli di Trump. Cercando invece Donald Trump – New York spunta un altro handicap, 2.8, sempre in “casa”.  Intendiamoci: sia il primo che il secondo sono ottimi livelli di gioco ma evidentemente lontani tra di loro e, forse, dalla realtà. E, ripetiamo: per chi ha giocato con l’aspirante presidente degli Stati Uniti quei livelli non sarebbero comprovati dal campo. Mezza bugia o mezza falsità? Proprio al campo l’ardua sentenza ma in America le bugie hanno le gambe corte, cortissime se maturate in uno sport fondato su correttezza ed onestà.

Sempre The Guardian si lancia in un accostamento azzardato circa i potenti e il golf: il reporter Les Carpenter ricorda il caso dell’allora leader nordcoreano Kim Jong-il che, nel 1994, chiuse le prime diciotto buche mai giocate in vita sua con uno storico score di 34 colpi (ben 38 sotto il par del campo), comprensivo di ben cinque buche-in-uno.

“LE DONNE NON GIOCHINO DA TRUMP” – Ma le brutte notizie dal green per Trump non finiscono qua. Tre senatori democratici (Bob Casey, Ed Markey e Richard Blumenthal) hanno preso carta e penna e scritto alla stessa US Golf Association per chiedere di riconsiderare la decisione di far disputare lo US Open femminile 2017 al Trump National Golf Club, uno dei paradisi turistico-golfistici del magnate in New Jersey. I tre – ovviamente in pieno rush finale per la Casa Bianca – sottolineano come sia impensabile associare la figura di uno come Trump a quella del golf femminile “esempio di emancipazione”. La USGA ha già risposto picche. La gara è in programma il prossimo luglio, a Casa Bianca già “abitata” e la lettera dei tre dem già archiviata.

Donald Trump, profondo rosso

Come se non bastasse tira una brutta aria per i due campi-resort da mille e una notte comprati e ristrutturati da Trump in Scozia. La stampa specializzata parla di una perdita intorno a 31 milioni di dollari. In particolare il Trump International Golf Links, a nord di Aberdeen, è stato inaugurato nel 2012 e nelle intenzioni della proprietà doveva diventare il campo da golf più bello al mondo, garantendo anche 800 nuovi posti di lavoro. Finora ha chiuso quattro bilanci in profondo rosso e ha assunto 95 persone.

Non meglio vanno le cose al Trump Turnberry, ad Ayrshire, nonostante la presenza del tycoon lo scorso giugno per l’inaugurazione.

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