Francesco Molinari è entrato nel cuore dei golfisti americani: nel terzo giro del Waste Management Phoenix Open Chicco ha centrato una hole-in-one alla buca 16, trasformando la tribuna alle sue spalle con 15mila persone in una curva da stadio.
Una scena quasi mai vista su un green ma Francesco Molinari ci è riuscito, imbucando al volo un par 3 da 123 metri con un pitching wedge. Evidente la grande gioia dell’azzurro che si è preso la meritata dose di applausi e poi ha ringraziato su Twitter con un solare messaggio: “Sono stato a tanti eventi sportivi di ogni tipo. Ma il boato di oggi alle 16 è il più forte di tutti quelli sentiti. Spero che tutti si siano divertiti come ho fatto io”.
Anche grazie a questo colpo Chicco chiude il terzo giro in ottava posizione con un complessivo -8. In testa Laird (-13).
Era dal 2011 che non si registrava una buca in uno sulla 16 a Phoenix.
Le parole di Chicco a fine gara – “Innanzi tutto – ha detto Molinari – sono particolarmente felice per il risultato. Ho giocato bene per tutto il giorno ed è sempre una buona cosa non avere bogey nello score. Alla buca 16 è accaduto qualcosa di incredibile. Tra l’altro ero già rimasto sorpreso al mio arrivo sul percorso alle sette del mattino: c’era gente che correva verso quella buca per assicurarsi un posto sulle tribune. E’ la terza hole in one della mia carriera, ma è stata veramente speciale. La reazione del pubblico è stata fantastica, qualcosa che non si vede certo tutti i giorni. Poi tutte quelle bottiglie di birra lanciate sul campo. Incredibile. Mi è venuto da ridere e mi è dispiaciuto per Brian Davis, che ha dovuto attendere parecchio prima di poter effettuare il suo colpo, in attesa che tutto fosse ripulito. Si, ho visto in TV la buca in uno realizzata da Woods nel 1997: la posizione della bandiera era leggermente diversa e non c’erano gli stand attorno, ma mi sembra che la risposta della gente sia stata praticamente la stessa”.