Tiger Woods c’è ma non si vede

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Per buttarla sull’ironico, si potrebbe dire che Tiger Woods c’è ma non si vede. Il fenomeno capace di vincere in carriera qualcosa come 79 gare PGA, nelle scorse ore è tornato in campo a quattro mesi di distanza dall’operazione alla schiena. Ma quello visto nel primo giro del Quicken Loans National, a Bethesda (Maryland), non è il campione di sempre. Tiger Woods ha chiuso a +3 su un par 74  grazie a un grande rush finale: nelle prime 12 buche ha marcato sette bogeys, recuperati in parte con tre birdie in chiusura. A condurre la prima giornata è l’australiano Greg Chalmers (296esimo nel ranking mondiale), 5 sotto il par. A fine giro Woods si è detto soddisfatto della tenuta della sua schiena, attesa da un tour de force per rientrare nel giro che conta nell’estate della Ryder.

Chi scrive di golf per vivere e che quindi lo conosce bene, sposta l’attenzione su un’altra parte del suo corpo: a preoccupare non sarebbe la schiena ma le sue mani. Tiger Woods è apparso in difficoltà sul gioco corto, con chip deboli e almeno tre semplici putt falliti da distanze più che abbordabili.

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